La strana maledizione del vice-fenomeno. Che si chiami Cavani oppure Higuain, non è facile fare da riserva a questi campioni. E a
Napoli adesso sembra che sia stato Gabbiadini a essere colpito da questa particolare maledizione che nel corso degli anni ha
messo ko promesse come Vargas e Zapata e vecchi furboni come Calaiò. Dura la vita a vedere gli altri giocare e segnare.
Gabbiadini temeva che questo sarebbe successo: ha avvertito a luglio le prime avvisaglie di una stagione tutta in salita, ha
mandato in avanscoperta il proprio manager ai primi di agosto e si è poi trincerato nel silenzio in attesa che le cose possano cambiare.Ovvio che a gennaio sogni di andare via:ha giocato solo una gara da titolare in serie A (a Empoli) e solo in Europa League ha trovato un po’ di gloria nelle notti con il Mitdjylland. Certo. Niente male. Ma sa bene, Manolo,che se va avanti così, gli Europei in Francia rischia di vederli davanti la tv. Anche se è vero che i suoi antagonisti in azzurro Zaza, Immobile, Balotelli non è che vivano momento di gloria. È un Napoli che produce spettacolo e risultati, in questa stagione. È un Napoli con un’ossatura ben definita, con un miracoloso equilibrio tra la difesa e i tanti talenti sparsi tra centrocampo e attacco e con un impianto di gioco già messo a punto e dove Gabbiadini non trova quasi mai posto. Mezza serie A lo cerca e lo sogna in prestito: De Laurentiis esclude il suo addio a gennaio, a meno che non ci sia qualcuno disposto a spendere 25 milioni per il talentino bergamasco.E a queste cifre «Gabbia»non può che andare lontano dall’Italia, magari in Premier. Difficile che la sua partenza possa avvenire nelle prossime settimane, però. Perché se parte lui dovrebbe arrivare un altro. E De Laurentiis non pensa di andare oltre i due innesti a gennaio. Intanto, Gabbiadini fa una fatica immane a recitare la parte di alter ego al capocannoniere della serie A e a quello che viene ritenuto da Sarri un candidato al Pallone d’Oro. Lo cerca il Bologna: lì ha comprato casa e lì è nato il suo bambino. E nel capolouogo emiliano vive la sua compagna. Ma difficile che possa andare alla corte di Donadoni. È stato un investimento importante, Gabbiadini. Fonte: Il Mattino