Toccherà a lui, a Carlos Bilardo, premiare il miglior tecnico del 2015 nella cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro l’11 gennaio. In questa intervista al Mattino il Dottore (è laureato in medicina) parla del rapporto che ancora oggi unisce Napoli all’ Argentina e di Gonzalo Higuain.
Bilardo, cosa ricorda di Napoli? «Ricordo con piacere l’affetto della gente, che mi trattava come un napoletano fin dal primo momento. Dopo un po’ iniziarono a riconoscermi per strada ma senza mai assalirmi. A Napoli si respira calcio come in nessun altro posto in Italia, inoltre i miei nonni erano siciliani e ciò aiutava non poco a raggiungere una grande empatia».
Ai Mondiali Diego e l’Argentina incontrarono l’Italia. «Sapevamo che l’avrebbero marcato stretto, come quattro anni prima nel Mondiale spagnolo. Ma lui se ne uscì con una genialata delle sue e portammo a casa un pareggio incoraggiante».
Sentiva che quell’anno la Seleccion avrebbe vinto il Mondiale? «Sì, perché Maradona era in una forma splendida e perché ci eravamo preparati con anticipo ad altaquota in Messico. Poi dopo la vittoria con l’Inghilterra, ebbi la certezza che quello era il nostro Mondiale».
Il filo rosso che lega Napoli e Argentina adesso è Gonzalo Higuain. «Un attaccante eccellente, per me più un terminale offensivo letale che un costruttore di gioco, anche se è bravo anche a fare assist. Quest’anno sta dimostrando cosa sa fare. Con quella maglia del Napoli addosso mi ricorda tantissimo Careca».
Eppure in patria c’è chi ne discute il rendimento… «È per colpa dello sfortunato episodio del rigore decisivo calciato fuori nella finale della Coppa America contro il Cile. Ma sono cose che succedono a tutti. In Argentina si tende a drammatizzare, come accade anche con Messi».
Crede che Higuain debba essere il centravanti titolare dell’Argentina allenata da Martino? «Assolutamente. Come centravanti nessuno è superiore a lui in questo momento. Seguo spesso il Napoli per l’affetto che provo per città e squadra ed è evidente che Gonzalo sia in uno stato di forma eccezionale».