Da allenatore avversario, come proverebbe a fermare il Napoli? “Tanta densità nella propria metà campo. Gli azzurri vanno in difficoltà quando gli avversari si compattano centralmente, come ha fatto la Roma. Questo limita molto il fraseggio stretto e gli attaccanti fanno fatica ad inserirsi; infatti, le poche occasioni avute dal Napoli sono arrivate dagli inserimenti di un centrocampista, Hamsik. In questo, inoltre, si vede la differenza con il calcio europeo: a livello internazionale, non si trova mai una squadra che gioca per far giocare male gli avversari. Ognuno prova a mettersi in mostra affrontando la partita a viso aperto. Giocare meglio del Napoli è difficilissimo, ma giocando una partita tignosa li si può mettere in apprensione. Ho sempre
pensato che quando si affronta una squadra più forte, non deve essere una bella gara, perché in quel caso vince sempre la squadra più forte. Quando l’agonismo ha la meglio sugli altri aspetti della partita, senza permettere gli uno contro uno, allora la squadra ‘inferiore’ può anche vincerla”. Fonte: Il Roma