Riviviamola insieme – La magnifica conquista della Supercoppa Italiana, esattamente 365 giorni fa, contro i rivali di sempre

Il ricordo dopo un anno di quella magnifica serata a Doha, tanto sofferta quanto vincente.

Se avessimo dovuto scrivere un copione perfetto per una finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Juventus, non potevamo immaginarlo meglio di quello che è accaduto esattamente l’anno scorso, con alzata trionfale al cielo del trofeo. Ebbene sì, proprio 365 giorni fa, abbiamo assistito ad una partita storica per il nostro Napoli, in un ambiente insolito per una finale di Supercoppa Italiana, come la capitale dello stato del Qatar, cioè Doha.

Nel campionato scorso, di questi tempi, la Juventus era saldamente prima in Serie A, mentre il Napoli di Benitez, avanzava in classifica, ma con un andamento altalenante, portandosi dietro ancora gli incubi della notte di Bilbao e forse anche di una mercato in parte non completo. Quindi, come detto, le due squadre arrivano all’appuntamento tanto atteso della finale (per la prima volta in inverno e non prima dell’inizio del campionato ad agosto) con umori decisamente opposti, davanti agli occhi degli sceicchi non abituati ad un calcio di alto livello come quello italiano.

I 90′ di gioco regolamentari, sono tiratissimi e lo si evince dal fatto che all’argentino della Vecchia Signora, ovvero Tevez, gli bastano solo 5′ per portare i bianco-neri in vantaggio. Ma gli azzurri non demordono e sfiorano il pareggio in diverse occasioni, fino a quando non ci pensa l’altro argentino, stavolta quello giusto, Higuain che riporta la situazione in parità dopo 15′ di gioco della ripresa. Stesso copione anche ai tempi supplementari, Tevez appena dopo 1′ riporta i suoi avanti, ma quando il trofeo sembrava prendere quasi definitivamente la strada di Torino, ci pensa ancora il “Pipita” che batte per la seconda volta Gigi Buffon e tiene ancora il Napoli in ballo per la conquista del titolo.

Si va ai rigori e la tensione si taglia a fette per entrambe le squadre, infatti al primo tiro dal dischetto sia Jorginho per gli azzurri che Tevez per i bianco-neri, falliscono il penalty. Dopo una serie di rigori messi a segno si va a oltranza e qui gli errori vengono commessi uno dopo l’altro, prima Mertens, poi Chiellini, ancora Callejon e Pereyra che non riescono a buttarla dentro. L’ultima sequenza vede andare dagli undici metri il difensore del Napoli, Koulibaly che riesce a battere Buffon, poi è il momento del terzino della Juve, Simone Padoin che viene letteralmente ipnotizzato da Rafael,  autore di una grandissima parata. Ed è proprio il portiere brasiliano del Napoli, che stava vivendo un momento difficile in campionato, alla ricerca di una continuità che non ha mai trovato e che in tante partite non era riuscito a salvare i propri compagni di squadra, con grande stupore mette la firma decisiva sulla vittoria della Supercoppa Italiana che dopo 24 anni ritorna nella bacheca del Calcio Napoli. Quella fu una partita che il popolo napoletano difficilmente dimenticherà, anche perchè si è avuta la sensazione di una rivincita della finale disputata due anni prima a Pechino con lo scandaloso e vergognoso arbitraggio del Sig. Mazzoleni, che spianò la strada alla Juventus per la conquista della stessa Coppa.

Purtroppo, per chi ama seguire la propria squadra del cuore da vicino, diventa difficile se non impossibile quando, una partita di questa importanza viene organizzata in posti così lontani. Quindi si potrebbe discutere all’infinito riguardo gli interessi economici che fanno allontanare sempre di più i veri tifosi dagli stadi, e diventa ancor più brutto quando si giocano sfide che valgono una stagione, in cui ci sono in ballo trofei, non festeggiare vicino alla propria squadra, ma purtroppo a più di 6 mila Km di distanza bisogna arrendersi e rinunciare alla vera passione.

A cura di Michele Landolfi

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