Nella doppia gioia di domenica scorsa, dovuta alla vittoria degli azzurri a Bergamo e alla sconfitta interna dell’Inter, un motivo di preoccupazione c’è e si chiama “calci di rigore”. Marek Hamsik ha sparacchiato il secondo penalty alto sopra la traversa appena 4 giorni dopo quello fallito in Coppa Italia contro il Verona, ed ad insaccare il primo, a dire il vero, ci ha pensato una traversa “galeotta”. Come fare allora al prossimo penalty? Chi mandare dal dischetto? Jorginho potrebbe essere una buona soluzione, ma il nome nuovo arriva da un articolo de Il Roma che propone Pepe Reina: il portierone spagnolo gode fama di essere un buon tiratore dagli undici metri e non è l’unico portiere ad avere una buona confidenza con i calci di rigore. Alla storia del calcio italiano, ad esempio, appartiene Lucidio Sentimenti, noto come Sentimenti IV, estremo difensore della Juventus dal 1942 al 1949 e rigorista con 5 centri realizzati in 188 incontri. Più recentemente, dal 1974 al 1976 è Antonio Rigamonti a conquistarsi il titolo di portiere-goleador con 6 reti realizzate con la maglia del Como, grazie ad alcune delle quali il club lombardo riuscì ad arrivare in Serie A nel 1975-76.