Como-Avellino 0-1
COMO (4-3-1-2): Scuffet 5,5; Ambrosini 5,5 Casasola 5,5 Cassetti 6 Marconi 6,5 (38′ st Madonna sv); Bessa 6 Fietta 6 Benedicic 5 (16′ st Casoli 5,5); Ghezzal 6 (22′ st Bentivegna 5,5); Ebagua 6 Ganz 5,5. A disp.: Crispino, Brillante, Scapuzzi, Sbaffo, Jakimovski Gerardi. All.: Festa 6
Falli commessi: 21
Fuorigioco fatti: 1
AVELLINO (4-3-1-2): Frattali 6,5; Nitriansky 7 Jidayi 6 Chiosa 5,5 Nica 6; D’Angelo 6,5 (39′ st Ligi sv) Arini 6 Gavazzi 6; Bastien 6 (28′ st D’Attilio sv); Castaldo 6,5 Mokulu 6 (25′ st Trotta 6,5). A disp.: Offredi, Soumare, Petricciuolo, Insigne, Giron, Napol. All.: Tesser 7
Falli commessi: 18
Fuorigioco fatti: 0
ARBITRO: La Penna di Roma 6
Guardalinee: Pentangelo e Dei Giudici.
Quarto uomo: Mantelli.
MARCATORE: 8′ st Nitriansky.
AMMONITI: D’Angelo (A), Ghezzal (C), Ambrosini (C), Casasola (C) per gioco falloso, Nica (A) per simulazione, Frattali (A) cnr.
NOTE – Spettatori paganti 1.893 per un incasso ai botteghini di 20.300 €. Abbonati 1.370, rateo 10.239,54 €.
BASTIEN TRA LE LINEE. L’Avellino che sale nel profondo nord si scopre meno vulnerabile del solito in trasferta, ma il gap con l’ultima in classifica non è così ampio. La bordata di Nitriansky quasi sfonda la porta del Como e restituisce anche quella dose di coraggio che gli irpini per un’ora mostrano solo a sprazzi. D’Angelo però tiene le redini del centrocampo con ordine; mentre, Bastien si sobbarca il doppio lavoro tra le linee come ricorda anche Tesser alla fine. Nell’incrocio che mette di fronte le due peggiori difese di B, è solo una punizione a marcare la differenza. Ma il primo tempo porta l’Avellino a pungere un paio di volte, subito con Castaldo (fermato dai riflessi di Scuffet) e poi con Mokulu (poi out per infortunio). Il Como ha in Ebagua l’uomo più vivace, Frattali gli si mette di traverso subito dopo l’1-0 di Nitriansky insieme alla girata di Ganz che col tacco sfiora il pari. La squadra di Tesser, che chiude con la porta inviolata per la 4ª volta quest’anno, fa leva su Trotta per un finale generoso. In cui arriva una deviazione decisiva di Scuffet prima della fiondata di Castaldo fuori di mezzo metro.
BENE GHEZZAL. Nel Como c’è Ghezzal – all’esordio da svincolato – in fase offensiva. Arretrando Bessa, Festa cerca di tenere la squadra più corta. Ed è soprattutto a sinistra, con Marconi, che si cercano spazi invitanti. I lombardi, a secco di vittorie da 13 turni, sono arrivati alla 3ª partita consecutiva senza segnare. E il Sinigaglia ribolle di rabbia.
Corriere dello Sport