ESCLUSIVA – Marcello Trotta (att. Avellino): “L’esperienza inglese mi ha reso un calciatore più maturo. Il Napoli? Ha smentito gli scettici e merita la posizione che occupa”

All'interno le parole del giocatore nativo di Caserta

Il calcio italiano ha bisogno di nomi nuovi per poter risalire la china e potersela giocare in futuro con le potenze europee. I nomi per fortuna non mancano e molti sono giovani di sicuro avvenire, da Insigne a Bernardeschi, passando a Berardi e infine ultimo ma non per importanza Marcello Trotta. Ilnapolionline.com lo ha intervistato sul suo momento con l’Avellino e sul Napoli di Maurizio Sarri.

L’esperienza in Inghilterra con le maglie di Wycombe, Watford, Fulham, Barnsley e Brentford, cosa ti hanno portato dal punto di vista tecnico e professionale? “Direi tanto, ho conosciuto una cultura calcistica ovviamente diversa da quella italiana e dal punto di vista tecnico credo di aver appreso molto. Credo che l’aspetto più importante mi sento più maturo e pronto a giocarmela in grandi palcoscenici importanti come lo è già Avellino”.

Nell’Avellino gioca Roberto Insigne, fratello di Lorenzo. Come giudichi i primi mesi con la maglia irpina e a tuo avviso quanto gli manca per essere da serie A? “Per Roberto è il primo anno nel campionato cadetto, ha tutta una carriera calcistica davanti e a mio avviso ha ampi margini di miglioramento. Sta apprendendo al meglio i segreti della serie B e credo che se dovesse continuare su questa strada presto lo vedremo in massima serie”.

Lo scorso anno Rastelli quest’anno Attilio Tesser, tu che li conosci entrambi cosa li accomuna secondo te? “Entrambi sono importanti per quanto mi riguarda, mi hanno insegnato tanto e sono due persone splendide. E’ chiaro che mister Tesser ha più esperienza, però anche Rastelli ha fatto bene ad Avellino e sta proseguendo al meglio con il Cagliari, perciò sono due mister preparati e sono contento di averli conosciuti”.

Come giudichi fino ad ora il campionato dell’Avellino e dove può ancora migliorare? “Dopo l’ottimo campionato della passata stagione, non è facile ripetersi e l’inizio di campionato non è certo stato dei migliori. Nelle ultime settimane abbiamo ritrovato quella “fame agonistica” che ci potrebbe permettere di recuperare punti e posizioni. La classifica è corta perciò tutto può ancora  accadere”.

Sabato  andrete a giocare a Como, quali possono essere le insidie maggiori in questo match in Lombardia? “Credo che attualmente non hanno una classifica che rispecchia il loro reale valore tecnico, recentemente hanno bloccato compagini come il Bari, il Cagliari ed hanno giocato alla pari contro il Crotone, perciò non sono da sottovalutare. Noi dovremo giocare il nostro calcio e ottenere un risultato positivo per avere quella continuità che ci permetterebbe di recuperare punti in graduatoria”.

In conclusione ti vorrei chiedere sul momento del Napoli, ti aspettavi che la squadra di Sarri stesse al secondo posto con un progetto tecnico e tattico completamente nuovo? “Devo essere onesto, non me lo aspettavo, perché come hai detto te, ci voleva del tempo prima di trovare la giusta amalgama e quella continuità che non è facile in serie A ed invece sta smentendo anche i più scettici. La forza del mister partenopeo è l’esser partito dalla gavetta, un aspetto importantissimo e con l’esperienza fatta anche nei campionati minori li sta trasmettendo anche alla squadra del Napoli e perciò un plauso a Sarri che sta facendo appassionare i tifosi azzurri ed io da tifoso mi auguro che continui così”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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