La Gazzetta dello Sport dedica un’ampia pagina al pareggio di ieri sera tra Napoli e Roma, in cui un Napoli combattivo, nonostante l’impegno, non è però riuscito a vincere. “Un risultato che fa più male al Napoli, perché ci ha provato di più, ha sbagliato di più. Non si aspettava di dover cercare spazi al microscopio, come si deve fare quando viene a far visita una piccola. Probabile che i tifosi non siano felici di vedere una squadra che dovrebbe lottare per lo scudetto giocare da provinciale, ma Garcia deve aver raggiunto il suo obiettivo. Lui che tra l’altro ha sempre perso a Napoli senza segnare (3-0, 1-0, 2-0) ha impostato la partita per evitare danni ingenti alla classifica e irreparabili per il morale in questo delicato momento. La Roma del regale fraseggio, dei piedi buoni e della filosofia offensiva, si è piazzata con due uomini davanti alla difesa (De Rossi e Nainggolan) e un terzetto dietro Dzeko che pensava più a chiudere varchi che a far male. Pjanic guardiano di Jorginho, pensa tu: obiettivo raggiunto, l’italo brasiliano messo fuori dai giochi e l’ottimo Koulibaly alla supplenza in regia. Ma la costruzione del gioco chi la faceva? Non Iago Falque e Salah, cerotti di fascia. Così il povero bosniaco si è dannato su lanci lunghi senza prospettive. Però il tecnico francese alla fine ha raccolto il punto voluto e ha sottolineato la prestazione della difesa tanto criticata. Vero, Manolas è stato il solito gigante e persino Rüdiger sembrava un giocatore vero. Ma ovvio che il Napoli ci ha messo del suo.Dopo la sorpresa per l’atteggiamento del rivale, bisognava cercare soluzioni. Le ha trovate in parte nella fascia sinistra, dove Ghoulam e Insigne (e poi Mertens) hanno messo in seria difficoltà Florenzi, per nulla protetto da Iago Falque. Ma Insigne, il più vivo, ha sbagliato ed è stato egoista in più di un’occasione. E Higuain, forse condizionato dall’inseguimento del record, ha pensato più a sbraitare contro i compagni rei di servirlo male che a cercare spazi e farsi trovare pronto sugli invitanti cross di Ghoulam. In generale il Napoli ha fatto un passo indietro sul piano del ritmo. Con la Roma bene messa in tutte le zone del campo e la difesa alta pronta al fuorigioco, ci volevano scambi in velocità e uomini che creassero la superiorità. Non è un caso che con Mertens per lo spento Callejon il Napoli sia diventato più pericoloso. Ma se ci mettiamo il gol annullato a De Rossi per quel cross di Rüdiger chiamato fuori dal guardalinee «per caso» Barbirati (il quarto uomo ha sostituto l’infortunato Cariolato) e che non trova risposte certe, diciamo che il pari non va così stretto al Napoli. Ha vinto ai punti, magra consolazione”.