E’ stato intervistato attraverso le pagine de “il Corriere dello Sport” l’ex c.t. dell’Italia ma anche tecnico di Atalanta, Sampdoria, Cesena, Napoli, Juventus e Inter Marcello Lippi sul momento degli azzurri e su alcuni calciatori da lui allenati. “Una città che mi è rimasta dentro in questi anni? Sicuramente Napoli, lì ho lasciato un pezzo del mio cuore, dal punto di vista calcistico ma soprattutto affettivi”.
Tra i vari calciatori scoperti e valorizzati sono Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, come li definirebbe? “Con entrambi si cominciava a fare la mezza zona, due marcatori a destra e a sinistra e devo dire che Fabio e Ciro erano perfetti. Gli ultimi marcatori che hanno saputo fare tutto, perchè erano intelligenti, combattivi e preziosi, in poche parole una garanzia assoluta”.
Oggi chi sono i tecnici che l’hanno impressionata di più? “Due in maniera particolare. Il primo è Eusebio Di Francesco, un tecnico che ha dato identità alla sua squadra, gioco e fiducia ai suoi calciatori. Mentre il secondo è senza ombra di dubbio Sarri. Il tecnico del Napoli ha sfato il luogo comune, quelli che ci vogliono anni per dare un’identità alla squadra, lui ci ha impiegato di meno. Tatticamente è un allenatore intelligente ed ha registrato la difesa in maniera perfetta”.
La Redazione