Il settore giovanile è spesso tema di grande fascino e di curiosità per scoprire chi in un futuro prossimo nel calcio professionistico e nel calcio di oggi è la base fondamentale per costruire le prime squadre. Tra i club che hanno questa peculiarità c’è la Lazio del presidente Lotito e ilnapolionline.com ha intervistato uno dei responsabili Dino Di Julio sul momento del vivaio biancoceleste e sul Napoli di Maurizio Sarri.
Domani a “Formello” si giocherà un classico del settore giovanile Lazio-Napoli. Che partita prevedi tra le due squadre? “Conoscendo Simone Inzaghi schiererà una squadra votata all’attacco per proseguire il buon momento di forma. Non è stato fino ad ora un percorso fatto di continuità da parte dei biancocelesti, però in alcune partite non siamo stati neanche fortunati con gli episodi, ma prevedo una partita interessante. Palombi? Si proverà a recuperarlo in tempo, anche se è meglio in questi casi non rischiare visto che è un calciatore importante e solo nelle prossime ore ne sapremo di più. Domani non vedo l’ora di riabbracciare Saurini, ci conosciamo sin da quando giocavamo assieme e domani il suo Napoli ci darà filo da torcere come spesso è accaduto”.
Ieri sul campo del Sant’Etienne ha debuttato l’australiano Oikonomidis, un altro prodotto ben riuscito della “cantera” del settore giovanile della Lazio. “Sono contento per la prestazione del ragazzo, il nostro compito del resto è portare quanti più calciatori possibili in prima squadra e in questi anni stiamo riuscendo nell’obiettivo. Non solo Oikonomidis ma anche il portiere Guerrieri che spesso è inserito nella lista di Stefano Pioli tra campionato ed Europa League. L’estremo difensore poteva essere ceduto in prestito per farsi le ossa altrove ma il club biancoceleste ha preferito trattenerlo”.
Analizzando il momento delle altre squadre della “scugnizzeria” del Napoli è più che positivo. Si comincia a vedere la mano di Gianluca Grava e del scoouting? “Assolutamente si, Gianluca sta facendo un lavoro straordinario, i risultati parlano per lui. Del resto non solo il campo ma anche i calciatori cominciano a dare segnali di forte crescita e non è un caso che Allievi Nazionali e Giovanissimi sono nei primissimi posti dei rispettivi gironi”.
Invece vorrei da parte tua un mini bilancio sul momento delle altre compagini del vivaio della Lazio. “Quest’anno abbiamo effettuato cambiamenti, siamo passati da Colella che era il responsabile del settore giovanile a Johnsen ex dell’Ajax, quindi una persona di sicuro affidamento per quanto concerne il lavoro sui giovani e fino ad ora i risultati sono positivi. Come spesso accade in questi casi, quando ci sono dei cambiamenti ci vuole del tempo prima di vedere i risultati, ma fino ad ora non possiamo lamentarci per quanto riguarda il verdetto del campo”.
Domenica alle ore 18,00 si gioca Napoli-Roma allo stadio San Paolo. Da osservatore esterno che match prevedi? “Quest’anno il club di De Laurentiis ha fatto il miglior acquisto, ovvero mister Maurizio Sarri. Non lo dico ora, sarebbe troppo facile, ma già dal mese estivo, è una persona che ama lavorare sul campo, cura i dettagli e come si sta notando anche in campo internazionale è una compagine quella azzurra che si diverte tanto. Sono certo che gli azzurri hanno i mezzi per giocarsela per i primissimi posti. La Roma? Certamente non andrà al San Paolo come vittima designata, vuole riscattarsi dopo i fischi subiti a fine gara in Champions League, ma se il Napoli gioca a calcio come sa fare, temo per l’undici di Garcia che non ci sarà in partita”.
Lunedì invece la Lazio sfida la Sampdoria, a tuo avviso come dovrà giocare la squadra di Pioli contro la compagine allenata dall’ex tecnico di Roma e Fiorentina Montella? “Dal punto di vista tecnico e tattico sarà una sfida non semplice, anche i liguri non attraversano un buon momento di forma e quindi giocheranno all’Olimpico una gara molto accorta. La Lazio però dopo le ultime prestazioni e risultati non certo gratificanti non vuole lasciare punti per strada e quindi punterà al successo pieno”.
Infine a tuo avviso è davvero così difficile l’ambiente romano dal punto di vista calcistico come dicono Pallotta e Lotito? “Nelle loro parole c’è un fondo di verità, ma è più la pressione che altro, perché chiunque indossa le due maglie devono dare quel qualcosa in più per riscaldare il cuore delle due tifoserie. Bisogna come spesso accade in questi casi gettare il cuore oltre l’ostacolo e ottenere i risultati che in una piazza come Roma è indispensabile per evitare critiche il giorno dopo anche a livello mediatico”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco