Pepe Reina, il suo rapporto con Sarri e l’amicizia con Benitez. La voglia di tornare a Napoli…anche a piedi!
Dopo Bologna Sarri si è arrabbiato un po’? «Beh, abbastanza. È normale. Quando non si fanno le cose che ci chiede è logico che si arrabbi, ha tutte le ragioni di questo mondo. In una partita di calcio se fai bene tutto quello che devi fare, puoi anche perdere. Se non lo fai, perdi sicuro».
Come definirebbe Sarri come uomo? «È un allenatore che non solo insegna calcio: arriva nel cuore e nella testa, parla in faccia, ha una figura paterna. Gestire uno spogliatoio di 25 professionisti con il proprio ego, tutti egoisti, non è un compito facile. La migliore dote che ha è capacità di gestire tutti noi».
L’ha colpito subito? «È una persona che conosci subito: trasparente, immediata, ti dice le cose come sono. Ci vogliono persone così».
Nel calcio c’è la sincerità? «Io direi di sì, ogni calciatore guarda a se stesso, ai suoi interessi. Come le società: finché gli interessi va tutto bene, altrimenti ti mandano via».
Si è mai sentito con Benitez in questi mesi? «Sì. abbiamo parlato negli ultimi tempi, ma non solo del Napoli. È felice per noi, per i nostri risultati. Il nostro è un rapporto straordinario, che va al di là del calcio. C’è un rapporto privato che dura da anni».
Gli ha detto, per caso che la fase difensiva è migliorata rispetto a un anno fa? «No, non abbiamo parlato di questo».
Si diceva un anno fa che è mancata la grande professionalità di Reina: lo hai percepito questo fatto al suo rientro? «Io ho una personalità forte, sono uno molto diretto: se è mancato questo la scorsa stagione, non lo so. Ormai le cose sono andate come sono andate. Alla fine gli obiettivi sono stati mancati per tre partite: quella per arrivare in finale di Europa League, una per andare in Champions e l’altra in finale di Coppa Italia. Molto male non sono andatele cose…».
Quando ha detto a de Laurentiis che voleva tornare o lui le ha chiesto di tornare? «Lui sapeva che non vedevo l’ora e che sarei venuto pure a piedi qui».
E sapeva che Benitez non sarebbe rimasto? «No, non lo sapevo ancora. Ma non era importante. Io volevo Napoli: se fosse rimasto sarei stato contento ovvio»
Tratto da Il Mattino