E lo chiamano ancora gioco del calcio. Più che gioco pare una guerra. Fatta di accordi segreti, di cambi di rotta, di rivalità storiche e patti trasversali per colpire il nemico. Sui siti degli ultras (uno di questi è tuttocurve) si fa a gara ad aggiornare le tabelle dei gemellaggi e delle rivalità così da farsi trovare pronti al momento giusto. La “tessera del tifoso”, il sistema escogitato dall’ex ministro degli Interni Roberto Maroni per arginare l’afflusso di violenti negli stadi, ha di certo limitato le conseguenze drammatiche di tante trasferte a rischio, ma non ha risolto il problema. Mancano leggi adatte e per questo, quando possono – e ogni occasione è quella giusta – gli ultras di ogni parte d’Italia se le danno di santa ragione. C’è una nuova mappatura delle rivalità tra club di serie A, B e Lega Pro che paura e allarma tutti gli agenti della Digos delle diverse questure d’Italia. Le forze dell’ordine sanno che il rischio hooligans è molto alto anche perché se non possono in prima persona, gli ultras delegano. E chi sarebbe disposto a rischiare la galera e il Daspo per altri? Gli amici, i gemellati. Rischio amplificato anche grazie agli impegni europei delle squadre italiane. Proprio perché la “tessera del tifoso” non è obbligatoria per partecipare alle trasferte in Europa, gli ultras italiani si fiondano all’estero e intessono rapporti con le tifoserie estere. Il Napoli, per esempio adesso è gemellato con il Borussia Dortmund, mentre la Juventus con il Legia Varsavia, che proprio questa sera al San Paolo affronterà il Napoli. Il rischio di scontri è altissimo e lo sanno anche le forze dell’ordine che intensificheranno i controlli per tutti i tifosi che deciderano di assistere alla partita. Saranno quasi mille i supporter al seguito della squadra polacca e il pericolo infiltrati è molto alto. Ecco perché ieri la squadra del Varsavia è stata scortata da blindati della polizia fino all’hotel Continental sul Lungomare dove per tutto il pomeriggio e la notte sono rimasti a protezione molti agenti della celere e della Digos. La zona attorno allo stadio sarà interdetta alla circolazione e sarà vietata la vendita di alcolici. Piazzale Tecchio off limits per tutto il pomeriggio di domani. Vendette trasversali, le chiamano nel “gergo-ultras” e sono quelle commissionate dai capitifosi a quelli che gestiscono le curve di squadre amiche. Il Napoli ha 24 curve nemiche e solo tre con le quali è gemellato, lo batte il Verona con 28 squadre ostili. Sono “amici” del Napoli gli ultras del Genoa, dell’Ancona e quelli del Borussia Dortmud, mentre gli ultras della Curva A, in particolare il gruppo dei Mastiffs, sono amici dei catanesi e ostili ai palermitani. Nella lista delle rivalità dei partenopei ci sono molte squadre di serie A ma anche di altre categorie. C’è la Cavese, il Foggia, il Pisa, il Perugia, la Reggina, la Pistoiese, ma anche la Salernitana. C’è per esempio l’odio riflesso. Il Napoli è nemico della Ternana perché loro sono gemellati con la Sampdoria che a sua volta è rivale del Genoa che invece è amico del Napoli. Questo è il mondo ultras fatto di regole non scritte e di arcaici che si tramando da capotifoso in capotifoso. Così per esempio la Juventus è citata in quasi tutte le squadre di serie A come città ostile e in “cambio” gli ultras bianconeri non hanno stretto gemellaggi con nessuna squadra italiana, sono amici del Legia Varsavia e di una squadra olandese pressoché sconosciuta. La Roma invece ha come gemellati storici gli ultras della Sambenedettese perché, quando la Lazio militava in serie B, vinsero uno spareggio per la promozione nella massima serie negli anni Ottanta condannando i biancolecesti. La Roma è nemica dell’Olympiakos perché amica del Panathinaikos. Anche all’estero la situazione è a “livello rosso”. Il Napoli per esempio, quando affrontò l’Olimpique Marsiglia in Francia fu oggetto di agguati da parte dei tifosi d’Oltralpe. Il motivo? La Sampdoria, nemica dei partenopei, da sempre è gemellata con i francesi. Lo stesso accadde nell’aeroporto di Villareal quando i partenopei si incrociarono con gli ultras del Real Madrid: loro sono gemellati dei laziali. Uno scacchiere complicato ma perfettamente organizzato. I veronesi hanno nemici da nord a sud e amici nei fiorentini che hanno esposto Franchi uno striscione di solidarietà ai “butei” (così vengono chiamati gli ultras del Verona) arrestati per gli scontri contro il Torino. Il Milan è storicamente gemellato con il Brescia e il Siviglia mentre ha un odio acerrimo con il Genoa che porta il lutto alla bandiera perché uno dei rossoneri accoltellò a morte un rossoblù, Vincenzo Spagnuolo: era il 29 gennaio del 1995. Da quel giorno sono vietate le trasferte in Liguria per i milanisti. E lo chiamano ancora calcio.
Fabio Postiglione (Il Roma)