Catania-Benevento 1-3
CATANIA (4-3-3): Bastianoni 5; Garufo 5 Ferrario 6 Bergamelli 5,5 Nunzella 5,5; Agazzi 5 Musacci 6 (23′ st Russo 5,5) Scarsella 5,5; Calderini 6 (1′ st Russotto 6) Calil 6 Rossetti 5,5 (27′ st Plasmati 5,5). A disp.: Ficara, Bacchetti, Pelagatti, Lulli, Di Grazia, Barisic. All.: Pancaro.
BENEVENTO (3-4-3): Gori 6; Pezzi 6,5 Padella 6,5 Mattera 5,5; Melara 6,5 Del Pinto 6,5 De Falco 6,5 (24′ st Bonifazi 6) Mazzarani 6,5; Ciciretti 7 Marotta 6 (1′ st Cisse sv 17′ Cruciani 6,5) Mazzeo 6,5. A disp. Piscitelli, Petrone, Marano, Di Molfetta, Som, Troiani. All.: Auteri.
Arbitro: Piscopo di Imperia
Guardalinee: Stazi-Squarcia.
Marcatori: 11′ st Ciciretti (B), 26′ st Mazzeo (B), 44’ st’ Ciciretti (B), 47′ st Nunzella (C).
Espulso: al 16’ st Mattera (B) per doppia ammonizione.
Ammoniti: Mazzarani (B), Ferrario (V), Mazzeo (B. rig.), Musacci (C), Russotto (C), Del Pinto (B).
Note: spettatori 9.067 (più 5.535 abbonati) per un incasso di 31.067 euro. Angoli 5-1 per il Benevento. Recupero, 1′ pt, 5′ st.
Che figuraccia! Ti aspetti il Catania in formato “grande rilancio”, e invece trovi una squadra senza nerbo e che si fa prendere a sberle da un Benevento voglioso di riscatto. Non si capisce se il Catania sia impaurito o sulle gambe, di sicuro avversario più tonico, più cattivo, più determinato. Nel primo tempo le occasioni da rete sono degli ospiti. La prima dopo appena 3′: Agazzi sbaglia un appoggio all’indietro, Ciciretti ne approfitta e smista per Pastore che da ottima posizione, disturbato dal rientro di un avversario, calcia clamorosamente a lato. Sei minuti dopo è Marotta che inquadra la porta dalla distanza, ma Bastianoni è pronto. Pancaro capisce che la sua squadra ha difficoltà a tenere palla ed a salire, per questo motivo al 16′ manda a scaldarsi Russotto: il ragazzo resterà a bordo campo fino al termine del parziale. Nel frattempo il Benevento colleziona la terza palla gol con Ciciretti che si ritrova davanti a Bastianoni, ma la sua conclusione non lo premia. Iintorno alla mezz’ora il Catania tira la testa fuori dal guscio. Ma di occasioni da rete, a parte quella viziata da fuorigioco di Calil (gol annullato senza proteste), non se ne vedono.
Secondo tempo. Nella ripresa Pancaro decide di sostituire Calderini con Russotto. Auteri risponde con l’avvicendamento Marotta-Cisse. Il Catania sembra più motivato e per dieci minuti fa la partita, ma non appena si distrae – un anticipo di Bergamelli a centrocampo non riuscito – il Benevento colpisce: è Ciciretti a ricevere un pallone sulla trequarti e a far partire un tiro velenoso che beffa Bastianoni. Il Catania accusa il colpo e neanche l’espulsione dell’ingenuo Mattera rimette le cose a posto. Anzi, nonostante l’uomo in meno i sanniti trovano il rigore per raddoppiare (fallo di mani di Rossetti). In verità un penalty viene assegnato anche al Catania, un paio di minuti un intervento in scivolata di Scarsella fuori di poco, ma dopo proteste e conciliaboli vari il modesto Piscopo decide di tornare sui propri passi. Pancaro, che stavolta proprio non è riuscito a cambiare il volto della sua squadra impaurita con i cambi, non sa che pesci prendere. E persino Calil sbaglia da posizione favorevole. In compenso è Bastianoni a dover raccogliere un nuovo pallone dalla propria porta, contro un avversario in inferiorità numerica: è Ciciretti, in contropiede, a fare tris. La gente del Massimino applaude gli ospiti, per il Catania fischi anche quando Nunzella, su calcio da fermo, segna la sua prima rete stagionale. Serve appena a lavare la faccia.
Corriere dello Sport