ESCLUSIVA – Rino Cesarano: “Sarri è il vero leader carismatico del Napoli. A Bologna gli azzurri non dovranno smarrire la propria identità”

All'interno l'intervista al noto giornalista del Corriere dello Sport

A Napoli si aspetta con grande trepidazione la sfida di domenica 6 dicembre alle ore 12,30 contro il Bologna per avere altre risposte sulla personalità degli azzurri, mentre impazza il toto mercato di gennaio. Ilnapolionline.com ha intervistato il noto giornalista del “Corriere dello Sport” Rino Cesarano sul momento degli azzurri e sulle strategie di mercato del club di De Laurentiis.

Domenica il Napoli andrà al “Dall’Ara” di Bologna a sfidare l’undici di Donadoni da prima in classifica. La squadra di Sarri come dovrà gestire le energie nervose contro l’undici emiliano? “A mio avviso non guardando  la classifica, devono proseguire su questa strada, con il gioco ed imporre la propria mentalità come nelle trasferte precedenti, altrimenti in caso contrario si possono correre dei rischi e sarebbe un vero peccato, ma ho fiducia in Sarri e nella squadra azzurra affinchè  tutto ciò non accada”.

Higuain in questo momento è in una condizione psico-fisica davvero impressionante. Secondo te quale bomber del passato assomiglia il “Pipita”? “Ogni era è diversa, Higuain in questo momento è un calciatore fantastico e credo che sia completo nel suo ruolo, non si possono fare dei paragoni nello specifico, perché ogni calciatore è diverso l’uno dall’altro. La stessa cosa erano negli anni ’80 Careca e Maradona, perciò ritornando ad Higuain credo che stia facendo grandi cose ed è unico in questo momento della sua carriera”.

Nel Napoli chi a tuo avviso è il leader carismatico che sta trascinando la squadra azzurra verso i primissimi posti della classifica? “Credo che il leader è mister Maurizio Sarri, lui non fa alcuna differenza a livello tecnico, tutti i calciatori li mette sullo stesso livello, rendendoli al tempo stesso importanti nel progetto tecnico. La squadra segue il mister e sul campo i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Trovarne uno che sia un leader carismatico non è semplice, però l’ex allenatore dell’Empoli ha compattato il gruppo che sta facendo grandi cose sul campo”.

In questo ottimo momento del Napoli, c’è purtroppo la nota dolente dello stadio San Paolo. Quando a tuo avviso ci sarà una svolta per quanto riguarda l’impianto di Fuorigrotta? “Mi auguro quanto prima, dipende come spesso capita in queste circostanze dalla burocrazia, prima si trova una soluzione e meglio è per il calcio Napoli, ma anche per gli stessi tifosi. Chi va allo stadio ormai è evidente il disagio per la mancanza di servizi igienici e di una struttura fatiscente, perciò bisogna sedersi in torno ad un tavolo e dare ai tifosi napoletani un impianto degno della città e che possa essere accogliente per tutti, ospiti compresi”.

In queste ore De Laurentiis avrebbe chiuso le porte per il mercato di gennaio, credi che siano parole di circostanza oppure no? “Mi auguro che sia la prima ipotesi che tu hai detto, perché qui nessuno sta dicendo che il Napoli deve fare mercato, ma semplicemente completare la rosa. Non è un mistero ad esempio che Sarri gli manca un sostituto di Allan, di Hamsik e di Callejon, è un dato di fatto, perciò io credo che come spesso è nel personaggio stia bluffando per mascherare le strategie di mercato. Arriveranno italiani o stranieri? Dipende dalla tipologie di calciatori che il club azzurro sta cercando per Gennaio, il d.s. Giuntoli oltre che tempestivo nelle operazioni dovrà avere al suo fianco una rete di osservatori in grado di consigliarlo nel migliore dei modi per completare la rosa partenopea nel migliore dei modi. In conclusione mi auguro che si possa effettuare un mercato attento e oculato al tempo stesso per poter rimanere nei primissimi posti fino alla fine, credo che con due o tre ritocchi giusti possano bastare per lottare per lo scudetto. L’anno che il Napoli vinse il primo tricolore prese a centrocampo Romano, sulla carta non un nome eccelso ma diede la svolta tattica, perciò anche non per forza calciatori eclatanti ma utili alla causa”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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