Ieri pomeriggio, presso “La Cartiera” zona Pompei Est, è stato presentato il “Romanzo del Grande Napoli, scritto da Dario Sarnataro e Giampaolo Materazzo dove si raccontano le gesta del club azzurro tra aneddoti e imprese calcistiche di tutti i livelli, Ospite d’eccezione è il grande campione brasiliano del Napoli degli anni ’80-’90 Antonio Careca. Ilnapolionline.com ha intervistato Giampaolo Materazzo sull’evento e sul momento degli azzurri allenati da Sarri.
Ieri sera alla “Cartiera” c’era come ospite il grande Antonio Careca, bomber degli anni d’oro del Napoli. Che ricordi hai in maniera particolare del bomber brasiliano? “Lui rimase a Napoli per sei anni e mi regalò come tifoso delle emozioni uniche ed indescrivibile. Non solo tanti gol ma anche giocate davvero spettacolari. Ora c’è Higuain e mi auguro che possa rimanere tanti anni in maglia azzurra e regalarci le stesse gioie di Careca”.
A proposito del “Pipita”, a tuo avviso ricorda nelle gesta tecniche il giocatore verdeoro oppure siamo ancora lontani? “Higuain sta facendo davvero grandi cose a Napoli, i gol di lunedì sera contro l’Inter ricordano il miglior Careca, potenza nella prima rete, agilità e precisione nella seconda marcatura. Anche Cavani ha dato tutto per questi colori ma poi andò via dopo tre stagioni, mi auguro che l’argentino rimanga ancora a lungo. Comunque fare paragoni non è mai facile, sono ere diverse, ma certamente l’attuale bomber del Napoli è davvero in grandissima forma”.
Dovessi scrivere un libro su Maurizio Sarri come lo intitoleresti? “Bella domanda, trovare un titolo su di lui non è semplice, nel senso che il mister è arrivato a Napoli in punta di piedi e in silenzio sta facendo davvero un grande lavoro. Il tecnico partenopeo è il classico personaggio che viene dalla gavetta, non ama farsi notare, ma solo lavorare senza avere aiuti fuori dal campo, perciò lo ammiro e poi i risultati parlano per lui”.
Domani al “Dall’Ara” di Bologna si giocherà la sfida contro i felsinei, in un slima non sempre ostile, che match prevedi? “Come tu ben sai non faccio mai pronostici sulle partite del Napoli, però sono ottimista su questa stagione, potremmo fare molto bene. I cori razzisti? Ormai non ci faccio caso, è diventato lo sport nazionale di tutte le tifoserie e lo reputo una cosa stucchevole, perciò li ascolteremo ma personalmente mi concentrerò sul match delle ore 12,30”.
Dal nostro inviato dalla “Cartiera”, Alessandro Sacco
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