– Il mio unico problema è far bene fino a giugno, poi il mio futuro è tra le mani della società.
– Careca è stato un calciatore fondamentale a Napoli, ora non ha nessuna responsabilità e può parlare liberamente. Ho un carattere per il quale mi potrei far ammazzare per qualsiasi squadra mi chiami ad allenare. Qui c’è un aspetto sentimentale che mi coinvolge, qualche volta ti può dare qualcosa in più e qualche volta in meno.
– Rigori? Hamsik e Higuain sono i nostri due rigoristi, decideranno loro al momento chi dovrà calciarli.
– Pensiamo a Bologna – Napoli senza pressioni e con un unico obiettivo: la prossima gara.
– Callejon è determinante, non deve migliorare nulla tatticamente. Se iniziasse anche a fare gol, sarebbe letale. Lavora in maniera straordinaria e questo gli costerà qualcosa in fase realizzativa. Albiol sta facendo benissimo, è stato tutelato a livello di minutaggio e ha avuto modo non tanto di riposarsi ma di potersi allenare.
– Non faccio pronostici, non ho mai giocato una schedina in vita mia. La Juve è una squadra forte e c’era da aspettarsi un ritorno così prepotente. La pressione la squadra se la deve scrollare di dosso tenendo a mente la considerazione che l’anno scorso è stato raggiunto il quinto posto, è stato fatto qualcosa di straordinario e ora Benitez allena il Real Madrid.
– L’aspetto mentale è determinante, quello tecnico – tattico viene meno quando una squadra è motivata e l’altra no, a meno che non ci sia una differenza tecnica enorme tra le due compagini. Contro l’Inter siamo rimasti nell’incertezza se continuare a giocare o difendersi. I miei calciatori non devono avere dubbi e continuare a giocare, qualsiasi sia il risultato.
– Davanti il Bologna ha due calciatori in orbita nazionale come Giaccherini e Destro. Giocano con un entusiasmo e un’attenzione diverse rispetto all’inizio di stagione. Servirà mentalità e maturità in questa gara difficilissima.
– Mertens è ritornato in gruppo, sta abbastanza bene e questa sosta gli ha compromesso la condizione fisica ma si muove con disinvoltura. Ieri era molto più sciolto e vicino al vero Mertens. Gabbiadini fa fisioterapia per la rieducazione dell’arto.
– Ieri sera ho sentito parlare Careca, ha detto che vincere a Napoli è più difficile ma anche più soddisfacente. Higuain se non vincesse il Pallone d’Oro, sarebbe una testa di c***o. E’ l’attaccante centrale più forte al mondo.
– Le insidie mentali della partita di domani sono palesi, c’è il rischio di arrivare più scarichi e appagati. Quando una squadra entra così non ha scampo. Anche materialmente è difficile visto il momento positivo del Bologna.
– In questo periodo dell’anno si sta come le settimane scorse, non ci cambia assolutamente niente. Abbiamo giocato ad alti livelli per 65 minuti, negli ultimi 20 – 25 abbiamo perso solidità. La partita di lunedì ci ha fatto riflettere. Il nostro obiettivo deve essere la prestazione senza farsi prendere dall’ansia per altre questioni. Qui è più difficile, si parte sempre con un gap di 10 punti in meno, a detta di chi qui ci ha allenato e giocato.
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Oggi alle ore 13,30, all’interno della sala stampa di Castel Volturno, interverrà il tecnico del Napoli Maurizio Sarri a 24 ore dal lunch-match del “Dall’Ara” di Bologna contro l’undici di Donadoni. Sarà la prima partita per il mister partenopeo con la squadra in vetta alla classifica, un risultato che mancava da 25 anni e quindi maggiore carica oltre che responsabilità per i suoi ragazzi. Ilnapolionline.com riporterà per filo e per segno le parole del mister.
Dal nostro inviato da Castel Volturno, Alessandro Sacco