Siani: “Scavando nel passato di Hamsik, troveremmo antenati del rione Sanità”

Alessandro Siani comico napoletano, nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, si è soffermato sulla partita di stasera Napoli-Inter: “Giocavo in una squadra di quartiere. Mio padre venne a parlare con l’allenatore. ‘Allora, mister, mio figlio è portato? ‘Sì, è portato da voi’ . Ho vissuto gli anni di Maradona, lui palleggiava con qualcosa che io spremevo a colazione, le arance. Potevo essere solo un tifoso”.


Che giocatore ero? “Alla Jorginho, ma in panchina”.


Sarri farebbe giocare Siani? “Difficile. Il mister ha già fatto qualcosa di importante rispetto a Benitez: dare alla squadra una mentalità da tuta blu, forse perché il padre lavorava all’Italsider. Intendo pratica e concreta. Sarri ha restituito fiducia a Higuain, ha reso Insigne un giocatore maestoso e Reina ha i guanti pulitissimi”.


Un solo napoletano in azzurro? “Credo nei napoletani ma anche nei mancati napoletani. Renzo Arbore è nato a Foggia ma è un mancato napoletano, uno che ha saputo capire e interpretare la città. Lo stesso vale per Hamsik: scavando nel suo passato, troveremmo antenati del rione Sanità” .

Inter-Napoli è Nord contro Sud? “Non più, i problemi di Napoli sono i problemi del Paese. E’ una sfida tra due squadre che puntano allo scudetto. E l’Inter, come il Napoli, mi pare guardi più al risultato che allo spettacolo. Il Napoli è una squadra operaia: speriamo che l’Inter non la mandi in cassa integrazione”.

 

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