Bianchi: “Insigne e D’Ambrosio, due napoletani uno di fronte all’altro”

L’alleatore del Napoli del primo scudetto, Ottavio Bianchi, in una lunga intervista a Il Mattino, ha parlato dei due giocatori napoletani che stasera si affronteranno, però, uno di fronte all’altro, Insigne e D’Ambrosio: “La napoletanità di Lorenzo Insigne che quest’anno potrebbe essere decisiva per gli uomini di Sarri, come lo fu nel gruppo che vinse il titolo’87-’88. Insieme ai supercampioni come Maradona, Giordano e Bagni c’erano uomini dal sangue napoletano e campano nelle vene, ben dieci sui venti della rosa: Bruscolotti, Caffarelli, Carannante, Celestini, De Napoli, Ferrara, Filardi, Muro, Puzone e Volpecina. Stasera saranno due i napoletani in campo, uno contro l’altro, entrambi nati e cresciuti a nord della città: Lorenzo Insigne a Frattamaggiore, Danilo D’Ambrosio a Caivano. I due ragazzi nati all’ombra del Vesuvio stasera vedranno di sicuro le loro strade incrociarsi sull’erba del San Paolo. D’Ambrosio è infatti annunciato titolare sulla fascia destra dell’Inter, proprio sul lato su cui agirà Lorenzo il magnifico. A lui toccherà il non semplice compito di contenerne la forma straripante di questo periodo. Difensore con piedi tutt’altro che ruvidi ma con un ottimo tocco di palla, veloce e poderoso sulla fascia, specialista nel suo ruolo anche se a volte frenato dagli infortuni. Riscoperto da Mancini dopo un periodo di blackout (ma oggi sulle sue tracce sembrano esserci gli inglesi del West Ham), per D’Ambrosio non sarà facile stasera frenare Insigne. Ma per il ragazzo di Caivano non sarà facile nemmeno chiudere nel cassetto l’emozione di giocare in uno stadio gremito come mai quest’anno, per di più davanti a parenti e amici. Tifoso azzurro, la promessa moglie Enza – chiesta in sposa durante un flash mob in piazza Duomo a Milano – con natali napoletani, il primo maestro di calcio anche lui partenopeo, Carmine Tascone: Danilo iniziò alla «Damiano Promotion», insieme al fratello Dario, oggi al Siena in Lega Pro, per poi passare alla Salernitana e alla Fiorentina. Il boom nel calcio professionistico di nuovo in Campania, con la Juve Stabia, nel 2008: due anni dopo il passaggio al Torino e nel 2014 l’approdo all’Inter. Più volte D’Ambrosio è stato vicino a indossare la maglia azzurra: il contatto più vicino proprio quando il difensore era in uscita dai granata. Il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, imbastì anche un inizio di trattativa con l’allora dg del Napoli Riccardo Bigon, ma rimase un pour parler: il presidente del Toro Cairo chiuse l’affare con l’Inter. Di fronte a lui,di tre anni più giovane ( è nato nel’91, mentre D’Ambrosio è classe ’88), Lorenzo Insigne quest’anno sta davvero ritagliandosi un ruolo da bandiera azzurra. Prove sempre più sontuose per il suo Napoli, in una città mai tenera con i propri figli. Un rapporto costruito anche attraverso qualche reazione troppo passionale, contro i tifosi (due stagioni fa) o contro l’allenatore(un mese fa contro il Palermo), incidenti di percorso archiviati con le scuse ai compagni (come aveva chiesto Sarri) o con il clamoroso abbraccio allo stesso tecnico, cercato e quasi travolto da Lorenzo dopo l’ 1-0 a Verona. Un gesto con il quale urlare la sua gioia e insieme la sua rabbia, contro quei cori con cui era stato bersagliato dall’inizio del match e per i quali il Verona è stato pesantemente multato. Una maturità diversa, una fiducia diversa anche nell’abito tattico che oggi gli sembra cucito addosso. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: sette reti, vice capocannoniere del Napoli e del campionato dopo Higuain, Eder e Kalinic, più tanti assist illuminanti, l’ultimo dei quali quello per il 2-0 di Higuain al Bentegodi. Prove scintillanti che per ora solo il dell’Italia Conte sembra non voler considerare. Stasera duelli al massimo dell’agonismo,poi Danilo e Lorenzo torneranno a essere i ragazzi nati a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, le cui strade si sono incrociate anche fuori dal campo: come l’anno scorso, quando entrambi hanno donato le proprie maglie per un’iniziativa di beneficenza che si svolgeva proprio a Caivano. Non è l’unica alla quale Danilo si presta: molto sensibile in particolare alle problematiche dei bambini sofferenti, da tempo D’Ambrosio insieme alla sua compagna è impegnato in iniziative di solidarietà, senza cercare i riflettori.”

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