Benevento-Cosenza 0-0
BENEVENTO (3-4-3): Gori 6; Pezzi 6 Lucioni 6 Mattera 6; Melara 6,5 De Falco 6,5 (25′ st Del Pinto 6) Cruciani 6 Mazzarani 6; Di Molfetta 5,5 (12′ st Mazzeo 5) Marotta 5,5 (25′ st Cissè 5) Ciciretti 6. A disp.: Piscitelli, Som, Bonifazi, Padella, Porcaro, Petrone, Troiani, Marano. All. Auteri.
COSENZA (4-4-2): Perina 6; Corsi 6 Tedeschi 6 Pinna 6 Ciancio 6; Criaco 6,5 (37′ st Guerriera sv) Arrigoni 6,5 Fiordilino 5,5 Statella 6,5 (40′ st Vutov sv); Arrighini 5,5 Raimondi 5 (23′ st Caccetta 6). A disp.: Saracco, Soprano, Di Somma, Minardi, La Mantia, Ventre. All. Roselli
Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta.
Assistenti: Guglielmi e Colizzi.
Ammoniti: Mazzarani (B), Fiordilino (C), Lucioni (B), Cruciani.
Note: spettatori paganti 508, abbonati 1665. Angoli 4 a 1 per il Benevento. Recupero: 1′ pt 4′ st.
Tanto fumo, nessun gol. Benevento e Cosenza giocano ai limiti delle loro forze, ma non riescono a superarsi. La squadra di casa è al terzo pareggio di fila e la sterilità offensiva sta diventando un
PRIMO TEMPO. La partita è subito frizzante, entrambe le squadre hanno voglia di superarsi. Inizia a spron battuto il Cosenza e l’ex Statella prova a far male sul versante sinistro con volate che mettono in difficoltà la difesa giallorossa. In una di queste al 10′ il cross dalla fascia mancina dell’ala silana trova al centro Criaco che al volo mette il pallone di poco alto. Il Benevento prende pian piano le misure e controbatte con un gioco abbastanza lineare che ha il solo difetto di girare troppo a largo dell’area avversaria. La risposta sannita arriva al quarto d’ora e fa tremare i calabresi. Il cross lungo di Mazzarani da sinistra trova prima il colpo di testa di Marotta rimpallato, poi il gran tiro al volo dello stesso
SECONDO TEMPO. La ripresa non mantiene le premesse della prima frazione. Si spegne pian piano col Cosenza che mostra di accontentarsi. Roselli toglie un attaccante, Raimondi, e mette un centrocampista, Caccetta. Auteri prova le carte Cissè e Mazzeo, ma non accade nulla. Fatta eccezione per una protesta giallorossa per un affossamento in area di Cruciani (5′) e un tiro cross rasoterra del guineano che attraversa tutto lo specchio della porta e si perde sul fondo (45′). In mezzo nessuna emozione.
Corriere dello Sport