Crisi Salernitana, Lotito blinda Torrente

Sette punti nelle ultime dieci partite: la Salernitana non riesce a trovare la continuità necessaria e dopo i risultati di ieri è di nuovo precipitata in zona play out. E’ pur vero che in quattro punti ci sono otto squadre, ma i granata devono cambiare passo altrimenti la classifica diventerà sempre più problematica. Alle porte tre trasferte consecutive: martedì a La Spezia per la Coppa Italia, domenica prossima a Vicenza e poi il mercoledì successivo a Livorno per il campionato. Tre gare, in particolare le due di campionato, già cruciali per le sorti della squadra granata e del suo allenatore. Il gruppo partirà oggi per il ritiro di Pescia, dove fisserà il proprio quartier generale fino alla gara col Livorno. La società ha blindato Torrente, che non avrebbe esclusive responsabilità della situazione a causa delle tante assenze da gestire. Ma è chiaro che anche il tecnico cetarese è chiamato a compiere scelte più drastiche in questa fase così delicata.
CAUSE. La sconfitta con la Pro Vercelli sintetizza tutti i problemi attuali della Salernitana, tra assenze ed errori (gravissimi) dei singoli. Il reparto difensivo è privo di centrali (venerdì mancavano Lanzaro, Trevisan, Schiavi, Bernardini e Tuia) e Torrente è stato costretto a schierare giocatori fuori ruolo (vedi Franco). Questo spiega la confusione nello schieramento della linea sul secondo gol di Mustacchio e la clamorosa ingenuità sul primo, con tutti i difensori in attacco sul calcio d’angolo ed il solo Pestrin a presidiare la metà campo. Tra i convocati per il ritiro di Pescia c’è anche Bernardini. Lo staff medico conta di recuperarlo per la partita di domenica prossima a Vicenza. Lanzaro ha scontato un turno di squalifica e quindi è di nuovo disponibile. Ci sono, invece, problemi muscolari per Franco, che ha accusato un risentimento sul finire della prima frazione contro la Pro Vercelli. Ma le tante assenze non spiegano da sole la crisi della squadra. Ci sono giocatori, come Sciaudone e Troianiello ad esempio, che avrebbero dovuto dare un contributo che non stanno assicurando. E c’è un problema portiere: il giovane Strakosha alterna una buona partita ad un’altra con tante incertezze (sul cross di Nunzio Di Roberto, in occasione del raddoppio di Mustacchio, è rimasto tra i pali anziché uscire in presa alta).
STRATEGIA. Il piano d’azione del club granata è duplice. Al momento bisogna innanzitutto recuperare in fretta gli infortunati (col gruppo oggi parte anche Eusepi) per dare a Torrente maggiori soluzioni. L’allenatore, poi, dovrà avere il coraggio di tenere fuori calciatori che non stanno assicurando il contributo sperato da società e tifosi. Già a La Spezia tra i pali tornerà Terracciano, in difesa ci sarà Lanzaro ed il modulo sarà il 4-3-1-2. Poi la società pensa al mercato: tra un mese arriveranno almeno quattro calciatori, uno per reparto, portiere compreso. La sensazione è che da gennaio l’organico sarà in parte rivoluzionato tra partenze ed arrivi.
PESTRIN. Intanto in seguito al trauma contusivo rimediato nei primi minuti di gioco della gara con la Pro Vercelli, Manolo Pestrin si è sottoposto ieri ad esami diagnostici che hanno escluso fratture a carico del piede destro.

Corriere dello Sport

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