Nella Francia dilaniata dal dolore, attraversata dal terrore, lo sport resta un buon motivo per ristabilire la normalità. Le storie del calcio aiutano a scorgere il bello che c’è a questo mondo, rappresentano la speranza che fa ombra ai brutti pensieri. E quella di Corentin Tolisso lo è per davvero. Inizia quando suo padre Vincent divenne un calciatore a livello regionale e, durante la Coupe de France 1991, affrontò il Brest di Ginola con il suo Venissieux. Tolisso senior ne va ancora fiero: un giorno, infatti, mostrò i video del match al figlioletto e gli disse soltanto di tornare da lui una volta che avesse preso parte anche lui alla competizione. Senza aggiungere altro. I clip in onda su OLTV, ovvero la tv dell’Olympique Lione, mostrano un piccolo Corentin in prima fila nella sala tv del collegio di Saint – Louis mentre i grandi affrontano una sfida di Champions League. Da spettatore a protagonista in Ligue 1 è un attimo. Il ragazzo, nato a Tarare nell’agosto del 1994, si avvicina al calcio facendo esperienza all’Ampleplus e all’Arbresle, nel 2007 entra nel settore giovanile del Lione dopo aver svolto i provini e giocato partite d’allenamento ogni mercoledì dell’anno. L’esordio tra i pro arriva il 10 agosto 2013 contro il Nizza, un minuto di gioco cui seguiranno altri 787 in Ligue 1. Nella stagione 2013/2014 vive anche l’emozione del primo gol: con un colpo di testa al 90esimo firma la vittoria in trasferta dei suoi a Bordeaux. Si disimpegna sia da centrocampista che da terzino destro e colleziona anche 11 gettoni di presenze tra coppe nazionali ed EL. Nell’annata calcistica successiva gioca tutte le 38 partite di Ligue 1, 37 da titolare e 1 da subentrato, senza tralasciare l’esperienza nelle coppe francesi e internazionali. E’ proprio in questo momento che viene incoronato re: 7 gol e 3 assist ne fanno una delle attrazioni del torneo transalpino. Esordisce in Champions League nella stagione in corso contro il Gent, per poi sfidare anche Valencia e Zenit. 1 marcatura e 2 passaggi vincenti per la mezz’ala destra titolare dell’OL. 15, invece, le apparizioni con la selezione francese, tra under 19, 20 e 21. Il Re Lione gioca a testa alta, ha un gran tiro e una straordinaria precisione nel cambio di campo. Stoppa di sinistro e gioca la sfera di destro, fa tanto lavoro oscuro riempiendo la casella che il terzino o il difensore centrale lasciano di volta in volta scoperta. Intermedio di centrocampo che fa della duttilità una delle sue prerogative, visto che può agire anche da mediano e da esterno basso. Equilibratore della squadra, dimostra ottimi tempi di aggressione e grande abilità nel fondamentale del controllo. Non strafa mai, attacca la verticale senza palla, ma manca di percussione con la sfera stessa. Potenzialmente ambidestro, claustrofobico: soffre quando deve giocare negli spazi chiusi. Ruggisci Corentin.
a cura di Francesca Flavio