Cesare Prandelli la tentazione di fare un salto al San Paolo per assistere al big match del San Paolo ce l’ha, anche per osservare da vicini la crescita esponenziale di Lorenzo Insigne che, dice, «non può restare fuori dalla Nazionale». Stufo di essere ricordato come il ct della delusione in Brasile, studia continuamente e non vede l’ora di tornare ad allenare. E’ stato anche uno dei primi a fidarsi del Magnifico...«E come non avrei potuto farlo? Ha talento, è un ragazzo pieno di energia, ha classe e tocca la palla come pochi altri in Italia».
Eppure Conte, il suo successore, lo tiene fuori dalla Nazionale? «Io l’ho portato con me due anni fa ai Mondiali quando non era ancora forte come lo è adesso e non giocava neppure con questa continuità. In questa stagione, con Sarri, è maturato. Gioca nel suo ruolo, nello stesso in cui lo facevo giocare io. E lì Lorenzo si esalta, si sente valorizzato, segna tantissimo e ha tanta voglia di dare il massimo».
Può essere l’uomo decisivo del big match con l’Inter? «È uno dei tanti uomini d’oro di una della partite più interessanti che la nostra serie A può offrire in questo momento. Certo è uno dei pochi italiani in campo, ed è l’unica cosa che ci deve far un po’ riflettere».
Tratto da Il Mattino