Il Napoli a Verona, per non perdere terreno

Tutto pronto per ricominciare con la serie A dopo la sosta per le nazionali. Nel giorno del big match tra Juventus e Milan, con le capolista Fiorentina eInter impegnate rispettivamente contro Empoli e Frosinone, e con la Roma che inaugura questa 13ª giornata alle 18 contro il nuovo Bologna targato Donadoni, il Napoli cerca il suo dodicesimo risultato utile consecutivo, senza contare le vittorie in Europa League.

La squadra di Sarri infatti non conosce sconfitta dal 23 agosto scorso, 2-1 in casa del Sassuolo. Da quel momento sono seguite 7 vittorie e 4 pareggi, che hanno proiettato gli azzurri al quarto posto in classifica a quota 25 punti, solo uno in meno della Roma. Un Napoli in grande spolvero, un Napoli che all’inizio non aveva convinto nessuno, ma che a oggi, insieme alla Fiorentina di Sousa, è il gruppo che mostra il miglior calcio in Italia, come dimostrano anche i commenti dei bookmakers di scommesse sulla serie A. Funziona tutto: il centrocampo ha trovato in Allan un valore aggiunto, ormai imprescindibile. In attacco spicca un Higuain che ha deciso di non fermarsi, bomber vero come mancava da tempo in casa azzurra. E pensare che questa estate di parlava di un “mal di pancia” dell’argentino che non vedeva di buon occhio la sostituzione di Benitez con l’ex tecnico dell’Empoli. “Allarme” rientrato, qualche problema ad agosto, ma poi la squadra ha ingranato la marcia giusta, entrando di diritto tra le papabili per la lotta allo scudetto, che mai come quest’anno si fa avvincente.

 

Al contrario, non è un buon momento per il Verona, che fa i conti con assenze pesanti e una classifica che si fa sempre più rischiosa. La squadra di Mandorlini non conosce vittoria dal 17 maggio scorso, quando i veronesi si imposero sull’Empoli per 2-1. Da all’ora solo sei pareggi, frutto dei sei punti in classifica per il ultimo posto occupato insieme al Carpi, e altrettante sconfitte. Ha pesato e non poco anche l’assenza di Luca Toni, che lo scorso anno proiettò il Verona verso una salvezza tranquilla. Toni concluse capocannoniere del torneo con 22 reti messe a segno, a pari merito con il nerazzurro Icardi.

Le sorti di una squadra dunque dipendono da un attaccante arrivato a 38 anni, ma mai domo. Contro il Napoli è probabile una sua presenza in panchina, dopo quasi due mesi di stop per via dell’infortunio al ginocchio. Ma il tecnico gialloblu deve fare i conti anche con assenze come Viviani, Albertazzi, Romulo, Marquez, Sala, Matuzalem e Ionita, praticamente mezza squadra. Obbligato il 4-3-3 con Siligardi, Pazzini e Gomez come trio in attacco; spazio al ’95 Zaccagni a centrocampo, Pisano a presidiare la fascia destra.

Per Sarri l’unico problema è sostituire lo squalificato Koulibaly, e lo farà inserendo Chiriches. Con Mertens ancora fuori e Gabbiadini infortunato “fresco” durante l’amichevole dell’Italia contro la Romania, i tre lì davanti saranno Higuain, Insigne e Callejon. Sono 24 i precedenti, che vedono i padroni di casa in vantaggio sul numero dei successi, 12 contro gli 8 degli ospiti, 12 i pareggi. Ammontano a 8 invece i precedenti in serie B.

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