Quando il più forte attaccante del mondo incrocia il destino di una squadra che fa del gioco il suo leader e della costanza la sua bandiera il risultato porta sistematicamente ai tre punti. Distrutti i sogni di Mandorlini che costruisce la sua partita su una grande menzogna cioè difendersi bassi e mangiare la profondità agli azzurri ogni qualvolta il Napoli si affaccia nei pressi
dell’area di rigore. Il primo tempo funziona l’idea di Mandorlini solo perchè il Napoli per troppa fretta non trova mai la lettura giusta per scardinare un Verona che rinunciando al possesso palla gioca la sua partita nella propria area. Non basta perchè i minuti passano ed i calciatori azzurri mai perdono la speranza dei tre punti e con una giocata laterale Insigne fa goal. I sogni di Mandorlini diventano incubi e la menzogna tattica si rivela per ciò che realmente è , un tentativo di contare i minuti in attesa che il muro veronese regga e la fortuna assista. Cosi entra Toni e raddoppia Higuain. In terra scaligera il Napoli si conferma cosi squadra forte, anzi fortissima. Squadra forte perchè segna Insigne che fino a quel momento non brilla e perchè ha Higuain in campo. Ad oggi non ha rivali al mondo il fuoriclasse argentino che trasforma in oro ogni pallone che tocca. Non ha rivali il centravanti argentino che alimenta il Napoli e dal Napoli viene
A cura di Alessandro Tullio