Higuain, lo stakanovista, ci sarà. Brasile, Argentina, Verona e tra loro un viaggio transoceanico ed il jet-lag. Rientrato a Castelvolturno giovedi ha effettuato le terapie, venerdì allenamento completo con il gruppo, sabato rifinitura, domenica campo. Mai come ora, vista l’assenza di Gabbiadini e Mertens, Sarri si affida al suo bomber. Nove gol in 12 partite, sempre presente in campionato, capocannoniere insieme ad Eder. Al Bentegodi la sua prima rete contro il Chievo ad agosto 2013, mentre al Verona ne ha segante tre, ma al San Paolo. La voglia di gol di Gonzalo Higuain è quella di sempre con gli azzurri a caccia della centesima rete nell’anno 2015. L’argentino, che vive un magic- moment, stavolta dovrà fare i conti con la stanchezza, ma la voglia di esserci e di lasciare ancora una volta il segno batte la fatica. Difficile, almeno dall’ inizio, il faccia a faccia con Luca Toni, che dovrebbe partire dalla panchina. Toni e Higuain sono divisi da cento reti: l’attaccante del Verona in carriera ne ha segnate 301, il Pipita 201. Higuain, l’ indispensabile, colui che riesce a finalizzare al meglio la manovra del Napoli: sempre più nel vivo del gioco, cercato con continuità dai compagni, bravo ad abbassarsi per recuperare il pallone il prima possibile. Al top dal punto di vista fisico e mentale, il Pipita è tornato. Higuain non si ferma mai. Lo si legge su Il Mattino
La Redazione