Non si sono mai presi. Ma si sono incrociati più volte. Nelle varie categorie e sempre a debita distanza, ognuno seduto sulla propria panchina.Salvo poi quando uno s’intromise nei fatti dell’altro. Storia di Mandorlini e di Sarri, semplici colleghi, non amici. Un feeling per niente sbocciato, colpa della lingua biforcuta del primo. «Sarri non porta bene», per intenderci lo etichettò come jettatore. Uscita inopportuna, sgradevole, di cattivo gusto. Un fatto che risale a oltre quattro anni fa, giugno 2011. Erano i giorni caldi dei playoff di Lega Pro. Il Verona fece sua la semifinale contro il Sorrento, la Salernitana la spuntò control’Alessandria, allora allenata da Sarri. Il quale si lamentò degli arbitraggi contro la propria squadra : quattro espulsioni in due gare. «Vogliono avvantaggiare formazioni più blasonate» fu il concetto espresso dal toscano per affermare che la finale era già scritta: Verona-Salernitana. E infatti andò così. Mandorlini sulla faccenda entrò a gamba tesa. Fonte: Il Mattino