La vocazione offensiva del Napoli, ormai, passa soprattutto dai piedi di Higuaìn. Ecco perché meglio utilizzarlo al Verona. Forse Sarri avrebbe valutato un turnover con Gabbiadini, che in Nazionale ha giocato una sola partita, ma che la cosa si sia concretizzata davvero è tutto da vedere. Un Napoli che si è “accontentato” dell’opera di Higuain per vincere e proseguire bene il cammino. Però la media-gol delle ultime gare si è abbassata, e neanche di poco. A partire dalle due “manite” rifilate a Brugge e Lazio (a proposito di Brugge, si gioca di nuovo giovedì in casa loro per l’Europa League) gli azzurri si sono scatenati: due alla Fiorentina, due alla Juventus e quattro al Milan, senza contare l’Europa. Numeri che sembrano fare perfetta rima con il doppio “104” delle ultime due stagioni, vale a dire il record di gol del Napoli di Benitez. Anzi, a ben guardare la media (circoscritta a quelle due gare) era anche più alta. Poi però la frenata. Senza considerare il pari col Carpi (arrivato durante il festival del gol) col Genoa la seconda frenata, poi la capitalizzazione massima in partite come quella in casa del Chievo, che però non intaccano il prestigioso score di 22 reti in campionato e le 16 già segnate in Europa League (numeri questi impressionanti). Meglio tenere Higuaìn in campo, allora, perché ultimamente il gol è soprattutto roba sua. E senza Gabbiadini il Pipita dovrà stringere i denti e vincere la stanchezza, perché poi avrà occasione di riposarsi giovedì aspettando l’Inter lunedì prossimo. Fonte: Il Roma