In questo Napoli, non serve la matematica per carpire il ruolo di leader ricoperto da Gonzalo Higuain. Analizzare le statistiche del Pipita, però, ci permette di comprendere l’evoluzione che ha visto protagonista, con l’avvento di Sarri, il numero 9 argentino. Osservando le statistiche Opta, il primo dato che balza agli occhi è quello dei tiri: in campionato, Higuain ha tentato la conclusione in 41 occasioni (3.42 a partita, escluse quelle respinte), centrando lo specchio della porta nella metà dei casi (20). Con 9 reti all’attivo in 12 match, l’ex attaccante del Real Madrid ha una delle migliori medie realizzative del continente: un gol ogni 111 minuti, con una percentuale di finalizzazione superiore al 20% (un centro ogni 4.5 tiri). Ad impressionare ulteriormente gli addetti ai lavori, c’è la completezza della punta azzurra: che sia sul destro o che sia sul sinistro, la sfera verrà scagliata violentemente verso i pali avversari. Non a caso, il bottino di Higuain è perfettamente ripartito tra i due piedi (5 gol col mancino, 4 con quello opposto) e questo, ovviamente, spiega l’imprevedibilità che preoccupa i difensori costretti ad affrontarlo. Completamente assenti, a sorpresa, goal di testa, probabilmente a causa del gioco palla a terra impostato dall’allenatore partenopeo. Anche in questo modo si spiegano, in fondo, le due reti siglate da fuori area, spesso taboo anche per i migliori centravanti del globo.
Il Punto di Umberto Garofalo
RIPRODUZIONE RISERVATA ©