Un estratto della intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport
Chi c’è più forte di Higuain? «Pochi… In Italia c’era Tevez, ora lui è il numero uno. Higuain è il leader del Napoli, si carica la squadra sulle spalle e la fa vincere. All’estero Ibra, Cavani e Rooney sono i miei preferiti, ma non sono centravanti veri come il Pipita».
E l’attaccante più forte della B? «La batteria più forte è quella del Cagliari. Mi piacciono Ceravolo della Ternana e Granoche del Modena. Però ne manca uno, ancora fermo per squalifica: come interpretazione del ruolo, il più forte di tutti è Gigi Castaldo dell’Avellino».
Azzurra è la sua maglia, ma anche il cuore: scudetto al Napoli? «Ero scettico a passare da un totem come Benitez a uno come Sarri, anche per gli acquisti. Invece ho visto tutte le partite e credo che un Napoli così non lo vedevamo da anni. Sarri ha fatto un lavoro incredibile: sognare lo scudetto, visto il ritardo della Juve, è lecito».