I I silenzi della provincia appartengono al passato. Oggi Maurizio Sarri ha scoperto la loquacità, il senso della protesta. Garbata, è bene chiarirlo subito, ma talvolta fin troppo forzata. È dall’inizio del campionato che l’allenatore del Napoli trova il pretesto per contestare il sistema, probabilmente forte del fatto che il suo lavoro sta ottenendo un successo incredibile e che sta andando oltre le aspettative. Sarà, ma le sue lamentele destano perplessità. L’importanza del club e il suo peso politico l’avranno convinto ad alzare la voce per far valere le proprie ragioni, indipendentemente dal valore delle stesse, come l’ultima sul pallone: «È la quarta gara che giochiamo con il pallone invernale e ormai non ho più dubbi: non rotola come dovrebbe, complica il compito dei giocatori e penalizza quelli più bravi, costringendoli a un controllo in più. Per questo si segna meno». Un appunto che ha spinto l’azienda che lo produce a rispondere per le rime: «È lo stesso pallone dello scorso anno, differente soltanto per la nuova veste grafica e per la diversa colorazione».
IL CALENDARIO – Gli impegni europei hanno creato più di qualche problema al tecnico napoletano, nonostante la modestia degli avversari affrontati finora. Sarri ha avuto da ridire sulla compilazione del calendario di A. «Ora capisco perché qualche squadra ha mollato l’Europa League, poi si lamentano del ranking», disse dopo ChievoNapoli. «Quando giochiamo in Europa avremmo diritto al posticipo, ma ne abbiamo solo uno. Questo è l’aiuto che danno a chi gioca l’Europa?».
NAZIONALI – È stato il primo polverone sollevato dall’allenatore del Napoli e, per giunta, dopo appena la prima giornata di campionato. «Il calendario internazionale deve essere modificato, altrimenti tutto diverrà più complicato», dichiarò dopo la sconfitta col Sassuolo, parlando della modesta prestazione di Higuain, il quale aveva giocato la finale di Copa America il 15 giugno. «Poi dicono che è colpa mia se Higuain non è nelle migliori condizioni».
CAMPI – Nella lista delle proteste c’è finito pure il campo di Marassi. Dopo il pareggio col Genoa, ha detto: «Abbiamo disputato una delle nostre migliori partite, nonostante un terreno di gioco vergognoso. In Inghilterra un campo così la Lega non lo permetterebbe». Su quello stesso campo, la settimana successiva la Fiorentina ha battuto la Sampdoria disputando una delle migliori partite.
RIGORI – Nella hit dei lamenti è entrata di diritto l’ultima, quella sulla mancata concessione dei rigori, nel dopo partita con l’Udinese. «Per averne uno dovremmo avere la maglia a strisce», ha detto avanzando sospetti. E pensare che il suo Napoli è in serie positiva da 11 giornate, che è a punteggio pieno in testa al girone di Europa League e che viene considerata tra le favorite per lo scudetto.
A cura di Mimmo Malfitano