Casertana, chi sei? Una piccola vestita da grande, così come dalle dichiarazione caute e all’insegna della parola chiave “salvezza”, o una grande che ha preferito partire a fari spenti, mettersi alla prova e far parlare semplicemente il campo. Se è ancora presto per tracciare un bilancio, di contro dieci giornate sono sufficienti per fermarsi un attimo a guadare numeri e possibili previsioni. Il primo posto con due lunghezze di vantaggio sul Foggia va preso con le molle. Con gli equilibri che regnano in questo campionato, basta poco veder stravolta la classifica con evidenti ripercussioni
L’ECCEZIONE. I rossoblù restano l’eccezione. Un piacevole strappo alla regola frutto del lavoro del tecnico Romaniello e dello spirito di sacrificio di tutti. Emblematica la posizione di Mangiacasale, da sempre esterno offensivo e a Caserta diventato un prezioso jolly “tutta fascia” per il dinamico modulo. Il tecnico ha visto premiata la sua onestà intellettuale. A dieci giorni dall’inizio del campionato, infatti, decise di rivedere il sistema di gioco su cui aveva tanto lavorato in ritiro. Via il 4-3-3, poco concreto e troppo macchinoso, spazio al 3-5-2 che permette di esaltare le doti di un centrocampo mai così eterogeneo e dare spazio ai tre centrali Rainone, Murolo e Idda, già lo scorso anno tra i migliori reparti della Lega Pro.
LA PROVA DEL NOVE. E proprio una trasferta come quella di Agrigento rappresenta una tappa quanto mai fondamentale. Un risultato positivo darebbe ulteriori certezze ai falchetti circa la propria vera identità, ma soprattutto permetterebbe alla squadra di Romaniello di affrontare il turno successivo con la Lupa Castelli con la possibilità di rinsaldare la propria posizione di classifica, anche alla luce degli altri scontri in programma. Tappe che anticiperanno il grande scontro del 30 novembre in casa del Foggia. Insomma le prossime giornate diranno qualcosa di più. Non è certo un caso se il presidente Corvino prima, e Romaniello ieri alla ripresa degli allenamenti, hanno per la prima volta sottolineato: «Concentriamoci sulle sfide che restano in questo girone di andata. Affrontiamole tutte per avere un quadro ancora più chiaro». Quel «pensiamo a raggiungere la salvezza quanto prima», ha lasciato posto a parole che lasciano la porta aperta a qualcosa di più grande.
Corriere dello Sport