APPROFONDIMENTO – “Napoli…innamorati di me!”

Il Pipita non vive di rendita: l'amore, se lo sta guadagnando

Quando arrivò nell’ estate del 2013, Napoli sapeva che si trattava di un grosso calciatore, un campione, ma aveva ancora negli occhi, e nel cuore, quegli zigomi alti e quel viso scavato di chi l’aveva fatta gioire 104 volte. Quel Matador che poi, ad un passo dal folle amore, aveva cominciato a parlare di sogni, ammettendo che Napoli non era il suo, o quantomeno non lo era abbastanza. Era successo di nuovo, proprio come in precedenza con il Pocho, lo scugnizzo argentino che era stato vicinissimo a rubarlo, il cuore dei napoletani, ma poi si era arreso…Potere dei soldi o di una donna? Napoli non era ancora pronta ad un nuovo grande amore, voleva andarci piano. Poi, da qell’ estate, il vero fuoriclasse lo aveva in panchina. Mister Benitez era la garanzia, il tecnico internazionale, il Re di Coppe, quello che avrebbe portato la squadra al livello dei grandi club europei. Era lui il salto di qualità, era don Rafè la primadonna, il protagonista. E’ così è stato, per due anni. Occhi, riflettori, onori ed oneri della cronaca e della ribalta, erano tutti per il tecnico spagnolo ed il suo curriculum. Il Pipita era bravo, ma quel suo parlare poco, quell’ essere così poco personaggio, così poco tipicamente “argentino”, non gli aveva consentito di rompere i cardini del cuore dei tifosi azzurri. L’amore, i cori, la passione, lui, se li doveva guadagnare. Già, perchè un’unica volta si era trattato di amore a prima vista, condiviso ed indissolubule, e non sarebbe successo più. Higuain ci provava, a dire il vero, ma i gol, moltissimi per la verità, non riuscivano a far accendere la scintilla dell’ amore assoluto. Napoli lo vedeva nervoso, scuro in volto, e non glielo perdonava. Figurasi quando, in vista del traguardo, era stato proprio lui a gettare al vento le occasioni decisive! Quanto di buono fatto in precedenza venne cancellato, per far posto ad una sorta di strano risentimento. Si parlava di mal di pancia, ma lui non accennava a nulla, si parlava di smania Champions, ma lui non parlava, lo si vedeva già lontano, ma lui non aveva chiesto e detto niente! Napoli aveva dimenticato che il Pipita non aveva bisogno di sognare Madrid, perchè lui veniva direttamente da lì! Ed allora il mostro con la 9 deve aver deciso di far partire l’opera di conquista. Conquista di Napoli, del Napoli, dei napoletani, del San Paolo, del campionato italiano…Ha chiesto aiuto a Sarri e non poteva trovare alleato migliore. “Il più grande attaccante “centrale” del mondo”, gli dice il suo allenatore, “tutti i giocatori sono uguali, ma Higuain è più uguale degli altri”, aggiunge. E forse, uno che fa il goleador di professione, qualche volta ha bisogno che glielo si dica che è il più bravo di tutti. Lo stop, il tiro al volo, l’incrocio, la precisione, il cambio di gioco, l’assist, la copertura, il pressing alto, la profondità, il movimento nello stretto, il piede attaccato al pallone, gli occhi dietro la testa, i colpi da bigliardo…Tutte cose del suo repertorio, ma che adesso hanno un altro sapore. Perchè si è sciolto Gonzalo, perchè sorride, parla, comunica, trasmette. Ha voglia di innamorarsi il Pipita e di fare innamorare…A giudicare da quanto succede al San Paolo ed in città, ci sta riuscendo alla grande, perchè non sempre ci si innamora all’ improvviso, ma quando succede…

a cura di Gabriella Calabrese

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