Il legame diventa di cuore: il Pipita ammette un sogno e Napoli si innamora

I paragoni si sprecano, ma lui è semplicemente Higuain. Uno che da fine agosto non fa altro che segnare, e lo ha fatto  anche nella sera in cui la squadra ha dovuto stringere i denti. «Era difficile, le altre avevano vinto e anche noi dovevamo farlo». Chissà se è un lapsus quel le «altre», perchè in fondo è chiaro che lui guarda quella davanti, solo quelle davanti. «Abbiamo sofferto, anche io ho dovuto fare per esigenze della partita tante cose diverse dal solito: sono tornato spesso indietro, ma per questa squadra faccio tutto». Eccolo Higuain, al gol numero 201 nella sua carriera. «I miei gol sono importanti perché io voglio vincere il titolo, ogni giorno lavoro e lotto per questo». Il titolo, per il Pipita, è lo scudetto. E stavolta svela il suo “sogno”. «Io so cosa vogliono i tifosi per essere felici. E anche io lo sarei se raggiungessimo quel traguardo». Sorride quando alle sue spalle sente il coro delle curve, il nuovo inno del cuore napoletano: «Un giorno all’improvviso». Per lui sono nove gol, proprio come Maradona che però li realizzò in otto partite consecutive. «È una vittoria importante, siamo sulla strada giusta. Come dice il presidente, nella nostra testa deve esserci solo il prossimo avversario». Già, la testa. Quella da campione vero. Ieri con l’Udinese ha giocato trequartista. «Me lo ha chiesto Sarri, le partite vanno lette ed interpretate. Io sono al servizio della squadra». Domani raggiunge la nazionale argentina che affronta il Brasile in amichevole. Non sarebbe male per il Pipita, trovare il sorriso anche con l’Argentina. Lo si legge su Il Mattino

La Redazione

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