Benevento-Paganese 1-0
BENEVENTO (3-4-3): Gori 6; Mattera 7 Lucioni 7 Mucciante 6; Melara 6,5 Cruciani 6,5 Del Pinto 6 Mazzarani 6 (22′ st Som sv); Ciciretti sv (10′ pt Di Molfetta 6,5) Marotta 5 Mazzeo 5 (1′ st Cissè 6). A disp.: Piscitelli, Pezzi, Bonifazi, Troiani, Bianco, Porcaro, Padella, Campagnacci. All.: Auteri.
PAGANESE (4-3-3): Marruocco 6,5; Palomeque 6 Rosania 6 Sorbo 6 M. Esposito 6 (30′ st Bocchetti sv); Guerri 6 Carcione 6,5 Deli 5,5; Caccavallo sv (21′ pt Berardino 6,5) Martiniello 5,5 (13′ st Gurma 5,5) Cunzi 6,5. A disp.: R. Esposito, Dozi, Magri, Grillo, De Feo. All.: Grassadonia.
Arbitro: Vesprini di Macerata.
Guardalinee: D’Alberto e Antonacci.
Marcatore: 38′ st Mattera.
Ammonito: Mattera (B).
Note: spettatori 2.500 circa. Al 30′ pt allontanato l’allenatore Grassadonia (P) per proteste. Angoli 6-2 per il Benevento. Recupero, pt 3′, st 4′.
E’ una vittoria importante quella del Benevento nel derby con la Paganese. Sofferta e piena di affanni, di grande sacrificio e di slanci generosi, che ha la dote di lasciarsi alle spalle una settimana non facile seguita alla sconfitta di Caserta. Non è una partita semplice per la squadra di Auteri che deve fare a meno del suo uomo guida De Falco e non ha ancora trovato un gioco fluido nella fase
Auteri prova a rimodellare il Benevento che ha toppato a Caserta prendendo spunti dalla bella serata di Coppa contro il Melfi. Non ne esce una vera rivoluzione, anzi in attacco l’unica novità è il giovane Ciciretti, eroe della serata infrasettimanale. Ma proprio il giocatore più atteso è costretto alla resa dopo appena 10′ di gioco. Il romano non è in buone condizioni e il rischio di mandarlo ugualmente in campo non paga. Al suo posto entra Di Molfetta, altro tipo di gioco, una spinta giovane di cui il Benevento ha bisogno in questo momento in attacco. Anche la Paganese perde presto Caccavallo, fermato da uno scatto bruciante che gli intossica un muscolo.
La cronaca. La partita la fa il Benevento, che crea tanto, ma non ne ricava nulla. L’attacco malato continua ad essere un’entità astratta, i palloni che spiovono dalle fasce sembrano proiettili di contraerea che sorvolano il cielo. Mazzeo e Marotta latitano, l’attacco cade sulle spalle di Melara che fa il vuoto a destra e di Cruciani che innesca le migliori azioni.
Meriterebbe qualcosa in più la squadra di casa, ma Grassadonia imbriglia bene le giocate a centrocampo dei giallorossi che nella ripresa sembrano perdere di mordente e pagano lo sforzo della prima frazione. Cissè al posto di Mazzeo regala solo un po’ di forza fisica in più, ma la porta di Marruocco continua a non correre pericoli. Se si esclude per un tiraccio di destro di Mazzarani che va ad impattare proprio l’incrocio dei pali, ennesima disdetta di un pomeriggio che sembra segnato. La squadra di Grassadonia continua a uscire con pericolosità dalla sua area e in una circostanza reclama anche un rigore per un intervento dubbio di Mattera su Cunzi. L’arbitro non fa una grinza, e lascia correre. Il gol della vittoria sannita arriva forse quando neanche lo scarso pubblico del Vigorito ci crede più. Cruciani guadagna una punizione sulla sinistra, la batte a rientrare molto bene. Salta più alto di tutti Mucciante che allunga la traiettoria sul secondo palo, dove arriva come una saetta Mattera che in diagonale mette dentro. E’ la svolta della partita, perché mancano appena sette minuti alla fine. La Paganese prova l’ultimo sforzo, ma la difesa giallorossa tiene bene.
Corriere dello Sport