Matera-Juve Stabia 0-0, pareggio senza emozioni per le Vespe

Matera-Juve Stabia 0-0

MATERA (3-4-3): Bifulco 7; Ingrosso 6,5 Zaffagnini 6,5 Piccinni 6,5; Di Lorenzo 6 De Rose 6,5 Iannini 6 Tomi 5,5; Carretta 6 (43′ st Regolanti sv) Pagliarini 5,5 (17′ st Albadoro 5,5) Letizia 5,5 (34′ st Armellino 6). A disp.: Biscarini, Scognamillo, De Franco, Zanchi, D’Angelo, Kurtisi. All. Padalino.
JUVE STABIA (4-3-3): Polito 6; Romeo 5,5 Polak 6 Migliorini 6 Liotti 5,5; De Risio 5 (12′ st Padovani Celin 6) Obodo 6 Favasuli 5,5; Carrotta 5 (12′ st Gatto 5) Nicastro 5 (40′ st Bombagi sv) Contessa 6. A disp.: Modesti, Carillo, Mileto, Buondonno, Bombagi, Gomez, Arcidiacono, Caserta, Mascolo. All. Zavatteri.
Arbitro: Massimi di Termoli.
Guardalinee: Squarcia, Fabbro.
AMMONITI: Romeo (JS), Migliorini (JS).
Note: spettatori 2.000 circa, con circa 100 tifosi ospiti. Angoli 3-1 per la Juve Stabia. Recupero, pt 1′, st 3′.

Nessuna emozione, pochi spunti e tanta confusione. Un Matera che dimostra di poter dare qualcosa di meglio con un uomo in più a centrocampo, ma i dieci minuti concessi ad Armellino sono pochi per incidere nettamente sulla gara. Dall’altra parte una Juve Stabia nulla. Ne esce uno scialbo 0-0 tra gli sbadigli dei non più di duemila presenti, numeri in netto calo.
Padalino sceglie di non cambiare, affidandosi al tridente leggero formato da Carretta, Letizia e Pagliarini, confermando sia la difesa che il centrocampo, in quel 3-4-3 dove ormai è promosso esterno Di Lorenzo (viste le assenze di Meola e Rolando). Nella Juve Stabia, Zavatteri risponde con il 4-3-3, affidandosi a Nicastro e alla regia di Favasuli, protetto dal coriaceo Obodo. Il primo tempo è impalbabile per oltre quaranta minuti. Le due squadre fanno tanta densità in mezzo al campo e non producono emozioni rilevanti. Solo Letizia prova a illuminarsi nel buio totale di due attacchi evanescenti. Il funambolico attaccante sguscia sulla destra, entra in area, ma conclude centralmente, Polito può respingere. Il Matera pare più voglioso e un De Rose riscopertosi vero mastino, nel cuore del gioco biancazzurro, prova a rincorrere tutti gli avversari, ma c’è poca incisività e l’ultimo passaggio latita come al solito. La risposta della Juve Stabia è evanescente. Non si vivono emozioni. Nella noia, due punizioni di Tomi schiantate sulla barriera e nulla più. La Juve Stabia risponde con un Nicastro avulso dal gioco. L’attaccante stabiese nella prima frazione non gestisce neppure un pallone. Due giocate accendono gli animi nel finale di tempo. Prima una conclusione di De Rose, poi un’azione personale di Carretta, entrambe senza esiti, davvero per poco, ma non cambia la sostanza.
Secondo tempo. La ripresa inizialmente è la triste copia della prima parte dell’incontro. Zavatteri dopo 12′ prova a cambiare, dando più peso in avanti alla sua squadra. Dentro Gatto e Padovani Celin. La risposta di Padalino è nella scelta di Albadoro al posto di Pagliarini. Subito dopo la Juve Stabia il gol lo trova, proprio con il neo entrato Padovani Celin, ma sugli sviluppi del primo corner dell’incontro per gli ospiti, arrivato al 18′, l’arbitro fischia un fallo di confusione e tutto diviene nullo. In questo vuoto Contessa prova ad inventare dalla distanza, su corta deviazione della difesa, ma chiamato in causa Bifulco si supera. Padalino cambia tutto. Armellino al posto di Letizia per aumentare l’intensità a centrocampo. La soluzione pare portare frutti. Pochi minuti dopo la prima vera azione dell’incontro. Da sinistra Tomi serve centralmente Iannini che di prima cerca l’inserimento di Carretta, che scivola sul più bello e non trova neppure lo spacchio della porta. Dentro anche Regolanti per il Matera, ma non cambia più nulla. Resta l’ultima decisiva parata di Bifulco, ancora sul colpo di testa di Padovani Celin prima del fischio finale, che attira a se altri fischi, quelli del deluso pubblico del XXI Settmbre “Franco Salerno”.

Corriere dello Sport

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