ESCLUSIVA – Furio Fedele: “Sarri è diventato un maestro di calcio per la gente di Napoli. Contro l’Udinese gli azzurri devono temere solo se stessi”

All'interno le parole del collega del Corriere dello Sport

Il momento buono del Napoli, con il passaggio già ai sedicesimi di Europa League, sta rendendo la città sempre più fremente verso la compagine allenata da Maurizio Sarri che oggi contro l’Udinese cercherà un altro successo prima della sosta. Ilnapolionline.com ha intervistato il collega de “il Corriere dello Sport” Furio Fedele sulla compagine partenopea e sulla sfida contro i friulani di Stefano Colantuono.

Il rendimento del Napoli di Sarri è molto positivo, ti aspettavi che il mister in pochi mesi ottenesse così in fretta questi risultati? “Il valore del tecnico non era in discussione, semmai sorprende questa serie di risultati in così pochi mesi. Merito del mister ex Empoli ma anche di una squadra che lo sta seguendo alla perfezione e l’aver ottenuto con largo anticipo il passaggio ai sedicesimi di Europa League ne è una riprova del suo operato”.

La fase difensiva, un limite delle passate stagioni, sta portando a buoni risultati. Il merito a tuo avviso è solo del portiere Reina o è di altri elementi della rosa? “Sicuramente il portiere spagnolo ha portato una carica di carisma che al giorno d’oggi nel mondo del calcio è una dote da non sottovalutare. L’ex estremo difensore di Liverpool e Bayern Monaco ha trasmesso maggior sicurezza ai vari Koulibaly e Albiol. Quest’ultimo è a mio avviso la rivelazione del reparto arretrato, non aveva iniziato al meglio la stagione ma con il tempo ha appreso gli schemi di Sarri e i risultati si stanno vedendo”.

Qual è il pregiudizio più grande che ha dovuto sconfiggere Sarri? “Ad inizio stagione il mister era stato definito provinciale, da buona parte dell’ambiente, ma a mio parere si sta dimostrando un maestro di calcio, un tecnico che ha dato un’identità di gioco alla squadra e il passaggio del turno con due turni d’anticipo in Europa League è un ottimo risultato”.

Tra Fiorentina e Sassuolo, che sono nelle prime posizioni, chi ti sorprende di più? “Non perché sto parlando con te, ma io credo che nessuno si aspettava questo Napoli lì in vetta alla classifica, perché dopo le prime tre partite c’era molto pessimismo su questa squadra e sullo stesso allenatore ma con il lavoro e il gioco sta andando alla grande. Io ero a San Siro in occasione di Milan-Napoli e gli azzurri mi fecero una grande impressione per organizzazione e spirito di sacrificio. Sulle altre squadre credo che sono due ottime compagini ben alleante da Sousa e Di Francesco, anche se credo che solo i viola possano restare nelle prime posizioni, mentre gli emiliani possono comunque restare nelle prime dieci posizioni non di più”.

Si parla tanto di mercato di riparazione, il Napoli sta pensando a Rugani per la difesa, quante opportunità di vederlo in azzurro? “Non credo che la Juventus nella sessione di gennaio si voglia privare del difensore ex Empoli, sarebbe un clamoroso autogol concederlo ad una diretta concorrente come la compagine di Sarri pericolosa per la zona Champions, poi il mercato spesso e volentieri può accadere di tutto, ma credo che la società di Andrea Agnelli se lo terrà stretto fino a giugno”.

Oggi alle ore 18,00 si gioca Napoli-Udinese allo stadio San Paolo, quale può essere l’insidia maggiore per i ragazzi di Sarri? “In questo momento il Napoli ha il morale alle stelle, gioca un bel calcio e tra l’altra giocherà davanti ai suoi tifosi. Rimanendo sempre per il concetto che nessuna partita va presa sotto gamba, credo che il nemico maggiore per gli azzurri potrebbero essere loro stessi, perciò massimo rispetto per la compagine di Colantuono ma prevedo tre punti per la squadra di Sarri”.

Intervista a cura di Giuseppe Sacco

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