Primo obiettivo centrato: 4 vittorie e 16 gol. Avversario modesto, ma reso tale dalla capacità delle seconde linee azzurre di annullarlo con il gioco corto, il pressing, i tocchi di prima, l’attenzione difensiva e
l’efficacia offensiva. Non c’è stata storia, tre gol in venticinque minuti, poi nella ripresa quelli di Maggio e di Callejon. Anche stavolta una doppietta di Gabbiadini. Dev’essere bravo l’allenatore a mantenere l’equilibrio nello spogliatoio, perché ci sono calciatori di valore che meriterebbero un superiore minutaggio. Sarri ha già dato un significativo segnale, escludendo Insigne a Marassi. Lo ha riproposto ieri contro il Midtjylland: belle giocate, gol sfiorato, assist perfetto per El Kaddouri. Lui sembra rifiorito. Da oggetto misterioso a Napoli, prima delle stagioni trascorse al Toro, adesso valida alternativa a Callejon o ad Hamsik. De Laurentiis ha trovato un allenatore aziendalista, che non significa sapersi accontentare, ma rivalutare giocatori reduci da periodi negativi, tra questi c’è anche Strinic. La qualificazione conquistata con 180’ di anticipo consentirà a Sarri di programmare tranquillamente due importanti scontri diretti: Inter (30 novembre) e Roma (13 dicembre). Per il momento si riparte da domenica contro l’Udinese a Fuorigrotta. Lo si legge su Il Mattino
La Redazione