Corto, compatto e con larghi spazi a disposizione: questo il Napoli visto contro il Midtjylland e, ovviamente, in situazioni del genere, la mediana azzura non può che anadre a nozze. Tanto movimento senza palla, da parte degli uomini si Sarri che si posizionano sullo scacchiere dando sempre al proprio compagno due-tre opzioni di passaggio. I danesi, come era prevedibile, attendono, ed è il Napoli che fa la partita, verticalizza e si diverte. Non pressato e senza fiato avversario sul collo, il centrocampo partenopeo, formato Europa, gestisce bene la palla, la fa girare e fa partecipare tutti gli elementi all’ impostazione della manovra. Valdifiori, playmaker di Europa League, mette in evidenza la sua ottima visione di gioco, sceglie spesso la profondità e verticalizza bene per gi attaccanti. Hamsik, decisamente in partita, viene cercato spesso dai compagni che, dopo il recupero palla, lasciano a lui il compito di avanzare e di inserirsi. Lopez, a parte un’ammonizione ingenua nel finale, gioca la sua gara, senza doversi neanche sacrificare come gli capita spesso; filtra con diligenza e tiene in equilibrio il centrocampo. L’ex Espanyol risulta determinate per permettere ad Allan prima, ed Hamsik, poi di rifiatare. Il mediano brasiliano entra al posto dello slovacco e subito si inserisce in partita. Il tanto criticato turn-over e quello che, a questo punto erroneamente, viene definito Napoli 2, non fa rimpiangere le prime linee partenopee. Se il cammino europeo degli azzurri è sembrato a tutti fin troppo facile, non può essere solo per il valore degli avversari…
a cura di Gabriella Calabrese