Maurizio Sarri ha interloquito con il Corriere dello Sport. L’allenatore del Napoli ha parlato dell’impegno degli azzurri in Europa League e delle scelte che farà contro il Midtjylland.
Sarri, conviene vincere… «Per vari altri motivi: il primo posto, ad esempio, ti concede il ruolo di testa di serie nel sorteggio dei sedicesimi. E poi perché questa è una competizione importante, nella quale crediamo. Siamo su livelli internazionali, val la pena ricordarlo».
Il pareggio di Marassi ci ha detto che….? «Siamo usciti indenni sul campo nel quale la Juventus, un anno fa, ha perso. Abbiamo giocato e bene; sbagliato qualcosa nel momento decisivo, ma ci sta e non rappresenta una preoccupazione. La prestazione è stato di assoluto livello: io vado al di là del risultato, quando faccio le mia analisi. E poi affrontavamo un’avversaria che toglierà punti a tante squadre».
Il Napoli che non segna fa sensazione. «Paradossalmente, il sistema attuale concede maggior filtro alla difesa e forse toglie a noi qualche gol, che con il rombo ci poteva venire più semplice. Ma in solidità stiamo meglio ed i margini di crescita esistono, perché a Marassi qualche chiusura non mi è piaciuta».
Giochino della formazione: gioca Reina? «Se mi dice che ha recuperato, certo che sì. E in difesa ci sarà Maggio. E Strinic comincia a capire, sta facendo progressi».
Ci sono avvicendamenti che sembrano annunciati. «Dipende dalle caratteristiche. Gabbiadini, ad esempio, non sarà mai Callejon, pur giocando come domenica al posto dello spagnolo. Con Manolo siamo andati varie volte vicini al gol, ma in quei momenti Perotti ci ha messo più in difficoltà».
Non ha strutturalmente un vice-Hamsik. «Le valutazioni le faremo quando sarà il caso. David Lopez sta facendo bene ma è più alternativa ad Allan; e Chalobah ha incontrato difficoltà
Siete la squadra che ha in serie A ha utilizzato il minor numero di calciatori. «Con diciotto uomini si può organizzare un colpo di Stato e prendersi il potere. Avevamo bisogno di continuità e di trovare una identità, ma comunque nelle ultime gare sono state fatte scelte diverse».
Stranissimo: Callejon, Hamsik e Mertens segnano poco in campionato. «Ma l’hanno fatto in Europa: non ci resta che aspettare. Il 4-3-3 ci dà quell’equilibrio di cui avevamo bisogno; forse con l’1-2, se si parla per astratto, davanti si sarebbero avute più opportunità e si sarebbe corso meno il rischio di lasciare isolato Higuain. Ma questo è il nostro modo di giocare adesso, quello che ci dà certezze».
La Redazione