Questa volta, per lo spazio dedicato alle promesse del calcio internazionale, ci rechiamo in Sudamerica parlando di un giovanissimo astro in attacco, il 17enne Tomàs Conechny del San Lorenzo de Almagro, squadra argentina. Tomàs ha strabiliato fin dai suoi primi passi calcisticiche lo hanno condotto da una cittadina della Patagonia sino a Buenos Airese le sue affermazioni con la nazionale argentina hanno fatto di lui qualcosa di più di una semplice speranza. Sebbene campionato mondiale in corso in Cile, l’Argentina sia quasi fuori e ingloriosamente (due sconfitte), Tomàs – capitano della selecciòn – ha lasciato il segno del suo passaggio e gli osservatori si moltiplicano, particolarmente dalla Premier League da sempre molto attenta ai talenti del Sudamerica. Si definisce un centravanti di sfondamento ed è cannoniere dell’albiceleste di categoria. Preso però dall’ardore della
giovanissima età, in tempi recenti è salito alla cronaca locale per essersi infortunato da solo con la Play Station tanto da finire fuori di una finestra nella foga del gioco e finendo in stampelle. Una disavventura che gli capitò peraltro con la selezione nazionale in Paraguay durante il campionato sudamericano, facendogli saltare l’ultimo match con l’Ecuador. Tuttavia quello strano infortunio consentì al ragazzo di allenarsi con la squadra maggiore argentina che stava preparandosi per la Copa America in Cile e
così vedere da vicino tantissimi suoi idoli fra cui il “Kùn” a cui si vuol ispirare. Però va detto che sul campo è molto più attento e controllato. Proprio nel torneo sudamericano si evidenziarono le sue caratteristiche di bomber con 5 reti, festeggiando i suoi 17 anni. Le sue caratteristiche fisiche e tecniche sono molto simili a quelle del Pipita e in Argentina contano molto su lui, seppure
lo paragonino di più a Sergio Agüero. Eppure, la sua velocità e potenza già a soli dieci anni, le utilizzava anche in un altro sport, la pallamano, in cui pure eccelleva e che abbandonò per il calcio. Perno fisso del suo club a suon di reti si conquistò anche la nazionale di categoria a partire dall’under 15 con la quale vinse un torneo in Messico. Una prima svolta alla sua vita, non solo professionale, arrivò proprio in quel periodo, a cavallo del 2010, quando fu notato da osservatori del Liverpool che invitarono
Tomàs e famiglia in Inghilterra per provare con i Reds. Tornato in patria, i successi con le giovanili del San Lorenzo
aumentavano, fino a essere integrato fra le riserve della prima squadra. Lo stesso Tomàs ha ricordato che non fu molto
abituarsi a tante novità sia ambientali sia sportive. Il giorno in cui seppe di essere considerato fra i cinquanta giovanissimi talenti mondiali dalla stampa straniera fu una gioia immensa per lui, ricevendo complimenti da tutto il mondo e sognando una carriera
luminosa anche all’estero. Tomàs Conechny, il nuovo Agüero o chissà mai, il prossimo Higuaìn, è un attaccante potente che sa saltare e colpire di testa. Può giocare da classico centravanti, ma anche adattarsi a seconda punta. A lui il senso del goal non manca. In bocca al lupo, Tomàs e con le benedizioni “garantite” di un tifoso doc del San Lorenzo, un certo Bergoglio.
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