Prima o poi era normale che accadesse, ma Sarri recrimina e alza la voce. Perché il rigore su Higuain è apparso a tutti netto. Tranne che a Doveri. «Che strano, siamo sempre in area eppure non ci hanno mai fischiato un rigore in undici partite. Molto strano». Sarri inizia ad avere qualche sospetto. Sia pure senza mai abbandonare la sua buona dose di ironia: «Certo, col Genoa ci è mancato pure un pizzico di cu… Però quella trattenuta su Gonzalo era rigore. E c’era pure il rosso per Burdisso». Ma Sarri sa bene, e non lo nasconde, che deve prendersela anche con se stesso, perché il Napoli è apparso troppo lezioso in costruzione, troppo tenero nelle conclusioni. Chi vuole vincere lo scudetto, però, deve portarla a casa una partita dominata come quella a Genova. «Non capisco perché in Italia ci facciano giocare su terreni così, in Inghilterra la Lega lo impedirebbe. Abbiamo fatto grande fatica per costruire il gioco, sempre un passaggio in più…», va avanti Sarri. «Io sono contento della prestazione. Non posso rimproverare molto alla mia squadra». «Con quel rigore sarebbe cambiato tutto, però». Povero Sarri. Pensava che a Napoli le cose fossero diverse…Il suo Empoli, lo scorso anno, si vide fischiare in tutta la stagione «Ma io ho una squadra che per umiltà e spirito di sacrificio mi sembra fatta da giocatori di serie B e non campioni di fama mondiale». Ammette pure le difficoltà (palesi) di Higuain: «Tant’è che a un certo punto ho inserito Gabbiadini per dargli un altro appoggio. Io ho fatto i complimenti ai miei ragazzi perché siamo stati vivi e coraggiosi fino alla fine». E giovedì c’è il primo dei tre match pointi di L’EuropaLeague. Lo si legge su Il Mattino
La Redazione