RUBRICA – Ecco i ” Pro & Contro ” di… Genoa – Napoli

Un pareggio ''fisiologico'' dopo un filotto di vittorie... Ecco invece dove migliorare per il futuro.

RIEPILOGO: Allo stadio Marassi il Napoli non riesce ad inanellare l’ottava vittoria consecutiva, pareggiando 0 a 0 contro il Genoa. Punteggio amaro per gli azzurri, che non solo non riescono ad agganciare la vetta della classifica con Inter e Fiorentina, ma sbattono contro il muro di Perin, migliore in campo.

FISIOLOGICO ( Pro ): Non ci sarebbe nulla da dire, zero a zero e il portiere avversario migliore in campo. Invece a Marassi si è vista la stessa bella squadra di un mese e passa, che produce gioco, azioni da gol, e blinda ancora una volta la propria difesa; merito di Sarri, e di un asse Albiol – Koulibaly che funziona alla perfezione. Non ci sarebbe nulla da dire e invece ancora una volta il Napoli produce ben dieci palle gol, tira ben diciotto volte verso la porta di Perin, (tre solo nei primi dieci minuti della ripresa), e colleziona il 70% di possesso palla. Non ci sarebbe nulla da dire perché semplicemente, a Marassi non c’è stata storia. Un pareggio ci può stare, dopo un filotto di sette vittorie consecutive  fisiologico appunto), ma che sia fruttuoso e non abbatta i giocatori. Le facce di Reina e Higuain siano da sprone e non da delusione. Al Napoli è mancato solo il gol, che avrebbe consentito l’aggancio in vetta agli azzurri… Ma la corsa continua, e il prossimo weekend di campionato vedrà la Fiorentina impegnata a Genova sponda Samp, l’ Inter a Torino contro un Toro scippato nel derby, la stracittadina tra Lazio e Roma, e il Napoli contro l’ Udinese al San Paolo… tutto può essere rimescolato. To be continued Napoli…

DOVE MIGLIORARE ( Contro ): Spesso quando la ” MalaSuerte ” ci mette del suo (chiedere al Pipita), le partite vanno sbloccate da palla in attiva; infatti restano ancora da migliorare gli schemi da calcio piazzato, e quasi gridano vendetta i sei calci d’angolo non sfruttati contro il Genoa. Ecco dove lavorare e migliorare ancora, anche perché Sarri con l’Empoli ci ha abituato a ben altro con le sue undici reti siglate lo scorso anno; due su punizione e ben nove da corner. Postilla finale: piccola tiratina d’orecchie per Gabbiadini, apparso ancora assonato all’ingresso in campo. Capiamo il momento difficile per Manolo, che senz’altro meriterebbe più spazio e maggiori chances, ma non può essere una scusante. Se Mertens e Insigne devono tenera a bada i bollenti spiriti per non mancare di rispetto ai propri compagni, anche entrare in campo in pigiama e pantofole si deve evitare. Il Napoli ha bisogno di tutti, e tutti (soprattutto uno come Manolo) devono farsi trovare pronti. Chi entra anche per soli 5 minuti, deve in ogni caso contribuire alla causa, sputando sangue e dando il massimo per l’obiettivo comune… la vittoria. Proprio per mettere in difficoltà il mister, ad esempio come ha fatto Mertens che, contro il Genoa, ha scavalcato nelle gerarchie iniziali Insigne.

A cura di Luigi Tramontano

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