Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha preso parte al convegno per il trentennale della scomparsa di Eduardo De Filippo, tenutosi questo pomeriggio al Maschio Angioino. «Quando sono venuto a Napoli ho versato 33 milioni di euro per un pezzo di carta. Ho speso 100 milioni in due anni di serie C, e ora dal nulla siamo arrivati a essere l’unica squadra italiana sempre presente in Europa negli ultimi anni, e abbiamo raggiunto il 15esimo posto nel ranking UEFA».
«Sono andato da Caldoro – ha proseguito parlando del San Paolo – Ho chiesto i fondi europei per metterlo a posto, ma da allora non l’ho più visto. Adesso abbiamo un nuovo presidente della Regione che è molto in gamba. Abbiamo uno stadio che è un cesso, e continuerò a chiamarlo così. Mi vergogno quando squadre come il Bayern Monaco vengono a giocare qui da noi, personalmente non vado neanche più in bagno a fare pipì, ho paura. Ho sentito dire che i venti milioni che ho messo a disposizione per la ristrutturazione sono troppo pochi, ma quella è una cifra che serve solo per i lavori basilari, in primis, ad esempio, penserei a risolvere il problema delle stalattiti di escrementi.Vorrei rendere Fuorigrotta una zona vivibile, non solo una volta ogni quindici giorni».
«Le giovanili? Volevo costruire dieci campi regolamentari, una scuola, albergo, piscine e palestre. Ho cercato di mettermi in contatto con i sindaci di Pompei ed Ercolano, avevo otto milioni da investire, volevo fare un’accademia, ma non ho più visto neanche loro. A Napoli sono andato a vedere a Soccavo e a Scampia, ma di mezzo c’è il Comune che chiede cifre non idonee perchè sa che soltanto la nostra società è in grado di investire in quel territorio. Ho tanti altri progetti in mente, nuove palestre al Collana, una squadra femminile. De Magistris? Lo ammiro, anche lui ha i suoi problemi all’interno della Giunta, invece di contrastarci dovremmo parlare».
Fonte: diariopertenopeo.it