Lo studioso di calcio e il trascinatore. Il tecnico che arriva dalla provincia e parla con i giocatori come se fosse uno psicologo, il francese che un po’ alla volta ha cambiato rotta, italianizzando il suo gioco. Ecco in sintesi Sarri e Garcia. Il francese ebbe un impatto spettacolare con la serie A: consensi e risultati. La sua Roma ebbe la sfortuna di imbattersi nella Juve dei record di Conte. L’anno scorso il gioco si è involuto, gli infortuni e l’assenza di un attaccante di peso hanno condizionato la stagione. Quest’anno la squadra la squadra ha sempre dato l’idea di essere superiore alle avversarie. Sarri ha portato ordine nel Napoli, è riuscito a insegnare in poco tempo le sue teorie, le sue applicazioni del gioco. E ha convinto perfino se stesso a cambiare il modulo preferito per dare più concretezza a centrocampo e retroguardia. Con quell’Higuain, poi, può sognare a occhi aperti. E non è una bestemmia. Lo silegge su Il Mattino