Chi raccoglierà l’eredità di Osimhen?

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Obiettivo: trovare il degno erede di Osimhen. Come se fosse semplice. Perché De Laurentiis, di sicuro, non può fidarsi di chi lo scorso anno ha presentato Natan come il successore di Kim. Dunque, tocca al DS in pectore, Manna, prendersi la responsabilità: David o Gimenez, a chi la maglia numero 9? Il punto è che non sarà semplice per nessuno raccogliere un simile testimone. È devastante, valeva mezzo Napoli già con Spalletti, lo è ancora di più in questa stagione degli orrori. I suoi capricci, e i suoi mal di pancia hanno condizionato l’andamento del campionato, fin dalla scorsa estate. Voleva i milioni degli arabi e quando a Udine ha mostrato di quanto il Napoli sia totalmente alle sue dipendenze: appena è uscito, mezza difesa dei friulani si è lanciata in attacco, come se si fosse liberata di un peso.

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In serie A nessuno vale quanto il nigeriano. Prepara l’addio, parte il conto alla rovescia: solo il Psg si è detto pronto a sborsare la clausola rescissoria. Magari proverà a ottenere uno sconto, perché sa che il Napoli Osimhen non può permetterselo più: costa 10 milioni di stipendio più due di bonus. Non è solo una cifra insostenibile ma è anche una delle ragione che hanno destabilizzato l’ambiente visto che gli altri guadagnano molto meno di lui. De Laurentiis ha tra le mani una cassaforte piena zeppa di fondi per poter prendere chi vuole. Già, ma chi? Difficilmente potrebbe accettare l’ipotesi avanzata da qualche intermediario britannico di uno scambio con Lukaku. Perché, l’unico parametro di riferimento, sarà lo stipendio: l’erede di Osimhen non potrà guadagnare più di 4 milioni l’anno. E stavolta De Laurentiis non si farà scrupoli a vendere; si affida al suo agente, Calenda che da tempo sostiene di avere una lista sterminata di pretendenti per Osimhen. Victor non è incedibile. Ma la verità è che qui non lo è più nessuno, per principio e strategia. 
Forse bisogna aspettare di capire chi sarà il nuovo allenatore per dare mandato a Manna di partire all’assalto. Nel 2020 l’operazione Osimhen porta la firma di Cristiano Giuntoli: lo ha ammesso anche De Laurentiis in procura a Roma nel quadro dell’inchiesta della presunta plusvalenza fittizia. Con l’avallo di Rino Gattuso che ne fu entusiasta. Segnale che certe operazioni hanno, per forza, bisogno dell’avallo del tecnico. Dunque, Gimenez del Feyenoord (60 milioni di euro) o David del Lille (50 milioni)? Rischia di esserci una rivoluzione anche in attacco: perché Simeone e Raspadori pure non vogliono vivere un’altra stagione da gregari come questa. Per restare, devono parlare con il nuovo tecnico. Di sicuro, è una vigilia dolorosa, perché come non potrà mancare un attaccante da 76 gol in 118 partite. Impossibile. Magari mancheranno di meno i suoi musi lunghi, la poca voglia di fare gruppo ma non, di certo, i suoi scatti alla Bolt, i suoi salti in alto per raggiungere palloni impossibili. Osimhen è il miglior attaccante visto in serie A nell’ultimo decennio. Ed è normale che ora andrà via. Perché la filosofia di questa estate deve essere chiara: il Napoli vende chi vuole essere venduto. 

 

Fonte: Il Mattino

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