L’ex difensore Adani promuove il ritorno del tecnico toscano: “Sarri-bis: merita un sorriso coi napoletani”

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Lele Adani sbarca a Napoli ed è accolto come una rockstar al Comicon. L’ex giocatore e commentatore sportivo tra i più amati del piccolo schermo e del web – tra le anime della Bobo tv- riscuote una standing ovation da parte della platea del salone del fumetto dopo aver apertamente dichiarato la sua fede maradoniana: «Messi è il migliore tra gli umani, Diego è stato il segno più tangibile di Dio in terra». Da sempre vicino al Napoli e a Napoli, alla vigilia della sfida degli azzurri con la Roma parla del momentaccio che squadra e società stanno attraversando, con pronostici sul prossimo tecnico: «Vorrei il ritorno di Maurizio Sarri con tutto il cuore, è come un amore inevaso che merita trovare una conclusione».

 

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Oggi un Napoli in piena crisi affronta un Roma in formissima.
«Il Napoli darà comunque battaglia. Deve farlo perché sta ancora giocando con lo scudetto sul petto. Come? Staccandosi dalla incredibile catena di eventi negativi che l’hanno riguardato finora e facendo leva su ciò che è sempre stato un suo credo: scendere in campo per fare una grande gara. Ha i mezzi per vincere anche contro una Roma forte e in fiducia, deve lasciare a casa la frustrazione e concentrarsi».

Come si spiega una stagione del genere dopo uno scudetto?
«Ci sono vari livelli di lettura. Quello più apparente è l’aver rinunciato a un allenatore e a un ds che avevano costruito una squadra capace di stupire in Italia e in Europa. Ma è troppo per giustificare un balzo indietro così forte, nonostante la volontà e la serietà degli allenatori che si sono susseguiti. Direi così di suddividere le responsabilità tra squadra, panchine e società».

Le cause?
«Un mix tra fatalità, assenza di alcune figure e fine delle motivazioni. Probabilmente innescato da scelte sbagliate dall’inizio».

Idee per il prossimo allenatore?
«Se De Laurentiis costruisce un progetto su Conte fa bene. Io stimo anche Pioli, ma il sogno è un Sarri bis. Neanche Spalletti ha fatto i punti di Sarri, un’espressione di calcio mai vista fino a quel momento, nel senso della rottura col passato e della trasmissione di emozioni. Credo che Napoli e Sarri, che è napoletano, meritino di sorridere insieme».

Non ha mai nascosto la sua simpatia per la città e la piazza calcistica.
«Mi sento un partenopeo di fatto, come era Diego, che fu più di Napoli che di Buenos Aires».

Sempre convinto che El Diez sia stato il più forte di sempre?
«L’ho detto sempre e lo ribadisco: nelle giocate di Maradona c’era, anzi c’è, qualcosa di divino».

 

Fonte: Il Mattino

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