“Napoli, è stata un’annata piena di difficoltà. Calzona lavora come può”

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Nel corso del suo intervento ai microfoni di 1 Football Club, Cristian Bucchi (allenatore ed ex calciatore) si è soffermato sulla stagione del Napoli sino a questo momento.

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Conoscendo la piazza, cosa bisogna aspettarsi, la prossima stagione, dal Bologna? È davvero ipotizzabile una rivoluzione di mercato?
“Non credo che il Bologna sia disposto a sacrificare tutti i suoi pezzi pregiati. Il club ha costruito negli anni quel che oggi lotta per conquistare. Negli anni è anche stato criticato perché sembrava non volesse raggiungere questi traguardi. Sono stati fatti, invece, investimenti giusti, operati con calma. Si è lavorato sulla squadra e si è scelto un direttore sportivo che è tra i migliori in assoluto. Il tutto, con un allenatore che garantisce idee, sta prendendo forma. Per questo, non credo che il Bologna voglia far cassa e buttare tutto all’aria. Certo, ci saranno delle richieste, ma la società non si priverà di tutti. Se avrà la possibilità, la società opererà su acquisti giusti, mirati, al fine di inserirsi nel gruppetto di squadre di alta classifica. Un progetto paragonabile a quello dell’Atalanta”.

Quanto è difficile allenare una squadra quando ci sono delle difficoltà e, soprattutto, quando il tecnico sa che lascerà la squadra a fine stagione? Come si può chiedere ai calciatori, in questo contesto, di dare il massimo?
“Purtroppo, incide. Quest’anno è successa una cosa un po’ anomala. Diversi club hanno annunciato l’addio dei propri allenatori, sperando che questa notizia potesse rinvigorire la squadra, garantire entusiasmo. Purtroppo, non si stanno avendo grandissimi risultati, come ad esempio al Bayern ed al Liverpool. La situazione del Napoli è ancor più delicata. Dopo uno scudetto sognato e stravinto, quella attuale è una stagione ancor più difficile, considerando i due cambi in panchina. Sapevo che questo campionato avrebbe denotato delle difficoltà rilevanti. Quando vinci, e non sei abituato al successo, c’è grande entusiasmo, una carica incredibile. Tuttavia, lo stesso coinvolgimento e le stesse motivazioni del tricolore non potevano essere confermati anche quest’anno. La scorsa era una stagione da mettere da parte, irripetibile. I calciatori, così come i dirigenti, sono uomini e, alla prima difficoltà, la voglia di fare la corsa in più, il sacrificio, viene meno. Un allenatore di grande carisma come Conte, che chiudesse la squadra in una bolla, forse, avrebbe portato il Napoli ad una stagione diversa. Calzona, però, sapendo di dover andare via e non riuscendo a garantire entusiasmo alla squadra, fronteggia difficoltà evidenti”.
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