Neppure dopo l’ennesima sconfitta dolorosa, la terza in quattro partite, Gabriele Cioffi aveva sentito puzza d’esonero. «Contro la Roma dobbiamo giocare con il coltello tra i denti», le sue parole pronunciate ingoiando il boccone amaro di un gol al 93’ contro il Verona. Ma a guidare l’Udinese nel recupero di giovedì ci sarà un nuovo allenatore, insomma un altro arrotino che avrà il compito di affilare le lame. La scelta di Pozzo e del dt Balzaretti è ricaduta su Fabio Cannavaro, bianconero per 5 partite e 20 minuti, quelli che restano da giocare del match interrotto per il malore di N’Dicka. Il campione del mondo si appresta a vivere 33 giorni in Friuli, al momento senza opzione di rinnovo, nei quali il patron Pozzo vorrà capire prima di tutto se una squadra capace di battere Milan, Juve e Lazio e poi di perdersi in un bicchier d’acqua negli scontri diretti più delicati, abbia ancora fame, voglia e cuore.
STORIA. L’Udinese oggi è 17ª, con gli stessi punti (28) del Frosione 18°, che i Pereyra e compagni affronteranno in trasferta all’ultima giornata. Il calendario fa tremare i polsi: l’ultimo quarto della sfida contro la Roma, poi Bologna, Napoli e tre scontri diretti con Lecce, Empoli e appunto Frosinone. Serve una scossa immediata perché l’idea di retrocedere non è contemplata da una società che viceversa punta a festeggiare nel 2024-25 il 30° campionato di fila in Serie A .
Tante storie s’annoderanno il 25 aprile: all’esordio Cannavaro sfiderà proprio De Rossi, compagno di squadra ai tempi d’oro della Nazionale. L’ex capitano avrà al suo fianco il fratello Paolo, che con Daniele condivise la stanza nel periodo dell’Under 21, lo storico collaboratore Francesco Troise e pure Pinzi, altro amico dell’attuale tecnico della Roma, con il quale stava per venire a lavorare prima di fare un passo indietro evitando polemiche legate alla sua fede laziale.
Tante storie s’annoderanno il 25 aprile: all’esordio Cannavaro sfiderà proprio De Rossi, compagno di squadra ai tempi d’oro della Nazionale. L’ex capitano avrà al suo fianco il fratello Paolo, che con Daniele condivise la stanza nel periodo dell’Under 21, lo storico collaboratore Francesco Troise e pure Pinzi, altro amico dell’attuale tecnico della Roma, con il quale stava per venire a lavorare prima di fare un passo indietro evitando polemiche legate alla sua fede laziale.