La loro ultima spiaggia è la nostra riva che spalanca suggestivi orizzonti. A Ferrara, ore 18.15 diretta su Rai2, la Turchia può soltanto vincere per tenere aperte le speranze di qualificazione all’Europeo Under 21; mentre gli azzurrini, con il C.T. Spalletti in tribuna dopo le fatiche negli Stati Uniti, hanno un’occasione ghiotta per andare in fuga. La squadra di Nunziata con una vittoria andrebbe a +4 dall’Irlanda e arriverebbe alla sfida del 5 settembre contro San Marino con l’allettante prospettiva di salire a +7 in caso di successo, riversando tutta la pressione sugli irlandesi che a ottobre dovrebbero poi venire a conquistare il pass in Italia.
L’OCCASIONE.«È una gara per noi fondamentale – ha spiegato il tecnico alla vigilia – Affrontiamo una squadra fisica, che ti viene addosso e che ha pure cambiato modulo passando alla difesa a tre. Serviranno intensità e mentalità». Beyaz e il centravanti Yardimci del Pendikspor (6 gol in Superlig) sono i pericoli principali di una squadra che punta tutto sui propri centimetri. Per contrastarli, difficilmente Nunziata rinuncerà a Ndour, colosso di 190 cm spalleggiato in mediana dalle geometrie di Prati e dalle intuizioni di Miretti, che ha recuperato da un contrattempo fisico come Ruggeri e Volpato. Fabbian agirà sulla trequarti, un posto che potrebbe essere occupato anche dallo juventino qualora Nunziata dovesse scegliere ancora Casadei, a segno venerdì con la Lettonia. La novità rispetto al 2-0 di Cesena, al di là degli interpreti («farò pochi cambi» dice il tecnico), riguarda il modulo: non più il doppio trequartista ma la doppia punta, con Esposito candidato ad affiancare Gnonto.
Dopo aver chiarito una posizione espressa sulla scarsa attenzione nei confronti delle nazionali giovanili («non ce l’avevo con Mancini, con me si è sempre comportato benissimo») Nunziata ha parlato del Club Italia: «Prima di Sacchi e Viscidi non c’era un osservatore, loro hanno creato una rete importante». E ha evidenziato il sostegno di Spalletti: «È importante averlo al nostro fianco, i ragazzi sanno di essere seguiti». Per l’U21 è l’ultima gara della stagione, ma nel gruppo che si sta formando verso l’Europeo del 2025 sembra esserci ancora posto: «La Nazionale è una porta giravole, tutti possono entrare e uscire».