CdS – Acerbi nega di aver pronunciato frasi razziste, la versione di JJ ribalta le parole del nerazzurro
La gara Inter-Napoli ha messo in evidenza un fatto, che se accertato, è grave e imperdonabile, le frasi razziste pronunciate dal Acerbi all’indirizzo di Juan Jesus. Il Corriere dello Sport scrive: “Acerbi si è confrontato con il ct e con i dirigenti azzurri, negando di aver proferito espressioni razziste nei confronti di Juan Jesus. Ci sarebbe una frase border line da chiarire davanti agli inquirenti federali e in una fase successiva di fronte ai giudici. La replica del brasiliano del Napoli non lascia margini, anzi ribalta totalmente la versione di Acerbi. Il difensore dell’Inter rischia una lunga squalifica, minimo dieci giornate se venisse accertata la sua colpevolezza, e persino la partecipazione all’Europeo in Germania. Un’ipotesi a cui nessuno nel Club Italia sino pomeriggio a ieri voleva pensare. Il comunicato spiegava la linea di via Allegri. «Dal resoconto del difensore nerazzurro, in attesa che venga ricostruito quanto avvenuto nel rispetto dell’autonomia della giustizia sportiva, è emerso che non vi è stato da parte sua alcun intento diffamatorio, denigratorio o razzista. Si è comunque convenuto di escludere Acerbi dalla lista dei convocati per le prossime due amichevoli negli Stati Uniti, per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore».
DIFESA. Poco dopo le 17, quando è sceso dal treno alla stazione centrale di Milano, Francesco Acerbi è stato intercettato e ha confermato la propria versione. «Frasi razziste dalla mia bocca non sono mai uscite. È l’unica cosa che posso dire. Io so che non ho mai detto certe cose. Sono venti anni che gioco a calcio e so quello che dico». È stato più volte incalzato. «Juan Jesus? Non l’ho sentito, posso sicuramente dire che dalla mia bocca certe cose non sono uscite. Scuse? Secondo me ha capito anche male», ecco il passaggio o l’equivoco da chiarire. «Sul tema del razzismo spero che la lotta vada avanti in ogni parte del mondo. In campo succedono tante cose, è normale giocando a calcio che si possano dire certe cose. Ma quando si fischia ci si dà la mano e tutto torna come prima. Mi dispiace lasciare la Nazionale, ma è giusto così. Cosa mi ha detto Spalletti? Cose nostre. Se ora incontrerò la società? No, vado da mia figlia».
REPLICA. Intorno alle 22, sul proprio profilo Instagram, Juan Jesus ha inchiodato Acerbi alle proprie responsabilità. « P er me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Ho letto le sue dichiarazioni totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata da filmati e labiali inequivocabili, in cui mi domanda perdono. C osì non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. A cerbi mi ha detto “vai via nero, sei solo un negro”. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo: “Per me negro è un insulto come un altro”. Adesso ha cambiato versione e sostiene non ci sia stato alcun insulto razzista. N
on ho nulla da aggiungere. # notoracism». Bruttissima storia”.